So che probabilmente avrete già provveduto a dare sfogo alla vostra fantasia, preparando i biscotti più belli e buoni di sempre. Già accuratamente impacchettati, magari in una piccola scatola di latta, anzichè il solito sacchetto lucido infiocchettato. Giusto per aumentare ancora di più la sorpresa... Io, quest'anno, sono particolarmente in ritardo. E le prove natalizie che hanno dato vita a questi biscotti, risalgono a circa un mese fa - quando ancora di luminarie non c'era nemmeno l'ombra. Ma amo così tanto tutto ciò che è speziato, che anticipare le prove tecniche di un mese non mi è dispiaciuto così tanto...
giovedì 19 dicembre 2019
mercoledì 11 dicembre 2019
Cookies vegani al cioccolato e burro d'arachidi
Vorrei potervi raccontare che queste mie giornate oscillano tra una infornata e l'altra, intervallate dal giusto tempo da dedicare alla preparazione di un impasto, ma non è così. Quando ero un'adolescente ed il mio blog già esisteva, ho preso la decisione di percorrere tutt'altra strada, relegandolo ad un mio passatempo personale che si è più volte confermato perfetto per sciogliere i nervi di troppo. E lo sapete, i biscotti li cucino per tutto l'anno: ma il periodo natalizio è quello che più si addice a questa preparazione, perchè si sa che i regali golosi sono sempre graditi. Soprattutto se come ingrediente speciale hanno l'amore che si nutre nei confronti del destinatario. E anche un po' verso se stessi, sebbene a chi li prepara spetti il solo (ma fondamentale) compito di testarne la buona riuscita.
LABELS:
biscotti,
burro d'arachidi,
chocolat,
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cookies,
per l'ora del thè,
vegan
martedì 3 dicembre 2019
Honey jumbles
L'armadietto della cucina che preferisco è indiscutibilmente quello delle spezie. Quello stipato di barattolini accumulati per pura curiosità o per bisogno, acquistati in momenti diversi, con tappi ed etichette tutte diverse. Le stecche di cannella, i chiodi di garofano, lo zenzero. Le sfumature dei dolci. Non c'è strudel di mele senza cannella, non ci sono gli omini di panpepato senza zenzero, non esisterebbe il pain d'epices ne' quella casetta decorata di glassa dove tutti, almeno una volta nella vita, hanno sognato di vivere.
giovedì 28 novembre 2019
Back to basics
A volte non si ha bisogno di nulla di sofisticato. O meglio, direi complicato: perchè che la crostata alla marmellata non abbia un che di sofisticatezza, credo sia discutibile. E ho pure riscoperto gli effetti terapeutici dell'impastare tra di loro certi ingredienti, perchè quei minuti di lavorazione della farina con il burro freddo sono un perfetto antistress. La pasta frolla, preparata proprio con questa ricetta, ha segnato l'inizio della mia passione per la pasticceria. Ma l'unica cosa che ancora non ho imparato, è proprio il riuscire a realizzarla velocemente come fa mio papà. Ma per questo mi perdono: il mio scopo è ottenere un guscio fragrante e profumato di rhum e limone, a cui affido il compito importante di ospitare un pezzo d'estate, sotto forma di confettura di prugne fatta in casa. Per avere un ricordo della stagione, quando le ore di luce si riducono drasticamente, e il sole rimane confinato al tè delle cinque.
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classici,
colazione e merenda,
confetture,
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estate,
pasta frolla,
per l'ora del thè,
ricotta
giovedì 21 novembre 2019
Vegani, ma non troppo!
Sono state innumerevoli le ricerche svolte per trovare la ricetta del cookie americano perfetto. Quel biscotto grande, enorme, dove zucchero e burro si incontrano per dare vita ad un guscio esterno croccante e un interno chewy come dicono loro, e che io definirei a metà tra l'essere appiccicoso e l'essere gommoso. E non so se questa parola esista, però ecco, nel mio vocabolario personale lo definirei "ciccoso". Sembra che per la sua buona riuscita certi ingredienti siano imprescindibili, soprattutto quelli che la dieta vegana non ammette. E sebbene una valida alternativa possa essere la margarina, da cui sempre rifuggo, o l'olio di cocco, che non ho mai avuto l'onore di acquistare e testare di persona, sappiamo che l'olio è di gran lunga più a portata di tutti. E anche se io sono la prima che non lo avrei mai detto... beh, mi devo ricredere sulla buona, ottima, riuscita di una valida alternativa vegana.
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biscotti,
chocolat,
classici,
colazione e merenda,
cookies,
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vegan
giovedì 14 novembre 2019
I sochniki ucraini
Se dovessi scegliere, tra le tante cose, quale sia ciò che preferisco in assoluto della cucina e del cucinare, oltre a confessare non troppo segretamente che è un mio passatempo personale, affermerei che amo la possibilità che offre, con una manciata di ingredienti, di essere trasportati dall'altra parte del mondo. E, a meno che questi non siano di difficile reperibilità - cosa che difficilmente accade - questo è sempre possibile. Bastano la farina, lo zucchero, le uova, il burro, e con dosaggi e procedimenti relativi, si riesce a portare in tavola un assaggio di un paese lontano.
LABELS:
colazione e merenda,
dolcetti,
lieviti,
per l'ora del thè,
ricotta
lunedì 11 novembre 2019
Torta al limone e semi di papavero, con ripieno al cocco
L'autunno non mi sazia mai, non mi basta mai. Ogni volta provo a rimproverarlo per la brevità delle sue giornate ed i suoi tramonti anticipati, ma sebbene non mi ascolti mai, ogni volta lo perdono per i suoi colori. Per i suoi cieli limpidi che abbracciano le chiome degli alberi, per gli arancioni caldi delle foglie non ancora cadute, per quel vento che non è ancora arrivato a farle cadere e per la tenacia con cui si tengono aggrappate al proprio ramo, quasi a voler far durare un po' di più quello spettacolo. Per il rumore sordo dei ricci che cascano a terra scoprendo la buccia lucente di un trio di castagne, per i funghi del sottobosco che si scoprono sempre per caso, per quel tappeto di foglie in cui si trasformano i sentieri.
lunedì 4 novembre 2019
Le offelle di Parona
Ho celebrato il mio ritorno a casa mettendo le mani in pasta. Ricercando i sapori semplici, che sono da sempre i migliori. Godendo delle uova fresche e del burro in frigorifero, della consapevolezza di avere a disposizione tutti i miei utensili ed importandone di nuovi, quelli recentemente acquistati in qualche weekend di pioggia. Osservando i colori grigi del paesaggio, abilmente sfidati dal rosso e dal giallo delle foglie degli alberi, e della coperta di cui godono ai loro piedi - quasi avessero freddo anche loro, mi piace pensare così e vorrei raccontarlo a qualche bambino, giusto per farlo ridere un po'. Sono sicura che se ne ricorderebbero, si ricorderebbero del fatto che anche gli alberi hanno freddo, e andrebbero a dirlo a tutti i loro amici; e che farebbero una di quelle facce piene di stupore, dove la dolcezza e l'ingenuità e la purezza si fondono così bene insieme, come i profumi di un impasto di biscotti che ancora devono prendere forma.
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biscotti,
classici,
colazione e merenda,
pasta frolla,
per l'ora del thè
lunedì 28 ottobre 2019
Jaffa cakes
Da piccola andavo spesso a fare la spesa il venerdì pomeriggio, non appena il papà tornava dal lavoro. Era per me un momento tanto semplice quanto speciale e la curiosità di allora posso fieramente dire di non averla mai persa. Scrutare con grande interesse le novità sugli scaffali, quelle scatole perfettamente allineate, quei pacchetti colorati, e provare ad immaginarne il sapore, mi divertiva sempre molto. E tra le tante cose che probabilmente, per sfinimento, l'ho convinto ad acquistare, ci sono indubbiamente stati anche questi biscottini. Che insieme al libricino della settimana e, lo confesso, insieme anche agli After Eights, sono uno dei ricordi più dolci che conservo nel cuore e nel palato. Quelli da custodire gelosamente e gustare lentamente, perché finissero il più tardi possibile.
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biscotti,
cakes,
chocolat,
colazione e merenda,
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dolcetti,
per l'ora del thè
lunedì 21 ottobre 2019
Peanut butter cookies
Da che mondo e mondo, per me le arachidi sono sempre state quella cosa (una delle tante, a dirla tutta) che avevo la possibilità di mangiare soltanto il giorno di Natale. Per la precisione, sono sempre state quella cosa che ogni 25 dicembre sarebbe arrivata prima, dopo o durante l'ingresso di succosi mandarini sulla tavola. Quei benedettissimi mandarini che con la loro freschezza e leggera acidità riescono a spezzare la catena di pietanze ricche (diciamo così) che caratterizzano quei pranzi dalla durata minima di 5 ore. E ora che ci penso, insieme alle arachidi (puntualmente perdevo il conto di quante ne avevo mangiate), una volta capitarono anche i pistacchi salati, e furono per me una scoperta così piacevole da decidere senza troppa consapevolezza di finirne una confezione intera.
lunedì 14 ottobre 2019
Dei biscotti molto green!
Capita anche a voi di acquistare ingredienti che vi incuriosiscono e che non saprete neanche bene come utilizzare, ma lo fate lo stesso perché potrebbe non ricapitarvi (e non sia mai che accada!), ma alla fine quel che realmente accade è che quel nuovo ospite occupa un posto in più nella dispensa? Se poi questo porta il nome di zenzero, che sia fresco o candito non è troppo amato da nessuno - tranne chi è estremamente temerario o il raffreddato di turno della stagione, che probabilmente non rinuncerà alla proposta di stopparsi il naso in modo alternativo. Per poi, probabilmente, pentirsi subito dopo ed evitando attentamente lo zenzero ogni qual volta si imbatterà in lui in futuro, categorizzandolo insieme al cugino wasabi come "cibo da cui rifuggire".
lunedì 7 ottobre 2019
Prjaniki
Il periodo delle feste, nella mia vita di bambina, iniziava sempre più spesso con i biscotti speziati piuttosto che con caselline del calendario dell'Avvento da aprire. A partire dall'inizio del mese di Dicembre, per la precisione dalla festa di San Nicolò, sapevo che presto o tardi il nonno si sarebbe presentato con un sacchettino colmo di Lebkuchen direttamente dal Trentino. Alcuni glassati di bianco, altri con un vestito rosa e confettini colorati, altri ancora - i più golosi e miei preferiti - avvolti da un sottile strato di cioccolato fondente. Alcuni tondi, altri a forma di cuore. E quando il periodo delle feste finiva, gli ero decisamente grata più per avermi offerto questi dolcetti che per il solito blasonato panettone di rito, che le pasticcerie ogni anno si dedicano a reinventare per cambiare l'opinione poco entusiastica che la gente ha su di lui.
lunedì 30 settembre 2019
Il pangocciolo in pentola fornetto
Nel campo della pasticceria, oltre ai dolci al cucchiaio che non gelificano, temo i lievitati che non lievitano. E considerato la mia scarsa esperienza in questi due ambiti, è molto facile che accada e che il risultato finale non sia quello atteso. Ma a volte ci provo e decido di darmi un'altra possibilità, di scoprire se la fortuna del principiante sta dalla mia parte, se al taglio del coltello si rivela un simpatico universo di bolle intrecciate tra di loro così fittamente da uscire dagli schemi della solita torta morbida per regalare qualcosa di nuovo a colazione. E quando ci si mette pure il cioccolato a conferire una nota di dolcezza, allora abbandonare il tepore delle coperte diventa un po' più piacevole... forse.
lunedì 23 settembre 2019
Brabanzerl austriaci
Fate parte anche voi di quella categoria di persone che, non appena le giornate si accorciano e l'aria si fa fredda la mattina, tirerebbero già fuori l'albero di Natale e accenderebbero il forno, anche solo per inondare la casa di una ventata di caldo e profumi? Io inizierei a pensare agli addobbi, alle luminarie, a come il clima da freddo riesca a colmarsi del calore delle persone che riempiono le vie del centro della città come piccoli fiumi in piena. Ho sempre adorato queste stagioni che sono appena iniziate, e con loro tutto ciò che riescono a regalare. Le zucche, le sciarpe e i cappelli di lana, i camini accesi e le coperte calde. Le cioccolate calde con un ricciolo di panna spruzzata di cannella, con quel contrasto freddo-caldo e quell'intreccio di gusti avvolgenti che tanto mi piace.
martedì 17 settembre 2019
Brownie cookies e un'intervista
Da piccola non volevo mai andare a dormire. Sempre da piccola, ogni sera, avevo un appuntamento: il mio letto diventava la poltroncina di una sala cinematografica e mia madre, con la pazienza inesauribile che da sempre la contraddistingue, iniziava a raccontarmi una storia che mandavo in onda direttamente nella mia testa. Il tutto, ovviamente, con il fine ultimo di farmi addormentare. E non starò a dire che in realtà la maggior parte delle volte finiva che lei scivolasse nel sonno ed io no, ma mi piace ricordarlo, quello, come uno dei momenti più piacevoli della giornata. Anche quando imparai a leggere da me, sebbene fossi diventata una divoratrice di libri, stare ad ascoltare qualcuno che li leggeva per me non aveva prezzo, e credo che non ci sia età per porre un limite a questa abitudine, che per ovvi motivi diventa un evento unico e raro.
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cookies,
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U.S.A.
giovedì 12 settembre 2019
I Biscotti "Kandinskij" dell'architetto
Mi sono innamorata di ogni angolo di Parigi, anche se il cuore l'ho lasciato a Le Marais - e a quelle scalinate di Montmartre quella tarda mattinata che l'aria era veicolo momentaneo del suono leggiadro di un'arpa, leggiadro come quelle mani aggraziate che si muovevano veloci a pizzicare le corde e ad intrecciare suoni. Mi sono innamorata di Parigi per quel cielo nuvoloso al Trocadero e per quanto la torre appaia imponente se la si guarda dalle sue gambe, col naso all'insù. Per come sappia spuntare gentilmente dalle come degli alberi quando si è nelle sue vicinanze - al punto da non poter evitare di fotografarne la punta prima che scompaia di nuovo.
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biscotti,
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colazione e merenda,
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lunedì 9 settembre 2019
Galassia spirale
Quando le mani iniziano a profumare di burro e zucchero, può voler dire solo una cosa: che la sottoscritta, mentre la maggior parte pensa a iniziare diete e ad inaugurare abbonamenti in palestra, sta meditando su come accompagnare i futuri tè caldi di metà pomeriggio. Spalanco le porte, con estrema accoglienza, alla rotondità dei semini di vaniglia, all'aroma avvolgente del cioccolato fuso, e a quello che emana un impasto appena creato, pronto per assumere le vesti di un biscotto tutto nuovo. Ma che, dalla forma, mi ricorda qualcosa di estremamente speciale.
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biscotti,
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colazione e merenda,
per l'ora del thè,
vaniglia
lunedì 2 settembre 2019
Voce della parola "chewy"
E se oggi chiudessimo gli occhi e facessimo un viaggio virtuale a New York? La patria del burro d'arachidi e degli hamburger? Delle pasticcerie dalle vetrine troppo colorate e piene di riccioli di burro morbido, che sormonta la cupola di un cupcake, generosamente riempito di una crema avvolgente, che arricchisce un impasto con più zucchero dell'immaginabile? Le ricette americane sono così, e chi le ha provate può confermare. I dolci americani sono così artificialmente colorati e pieni di zuccherini da sembrare finti. Per questo mi compiaccio sempre della genuinità della cucina italiana, che è un vero e proprio forziere del tesoro. Ed io, i colori li preferisco di gran lunga in forma acquarellabile.
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U.S.A.
lunedì 26 agosto 2019
Come l'arancia per il cioccolato
Mi piace pensare alle persone come a gusti che si intrecciano perfettamente, e che da sempre appartengono alla cultura culinaria universalmente riconosciuta. Ma il cioccolato è una di quelle cose che ho sempre preferito in purezza, piuttosto che abbinato ad un frutto. L'unica eccezione che ho sempre fatto, è quella per le pere, le arance, la banana, ed il cocco. Diffido dagli azzardi della cucina moderna, eppure, certi sapori, si completano. Un po' come le persone. E che ci completiamo, noi, ce lo siamo detti più volte.
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chocolat,
colazione e merenda,
confetture,
frutta,
inverno,
pentola fornetto,
per l'ora del thè,
torte
lunedì 19 agosto 2019
Raffaello (senza glutine!)
Sono stati giorni pieni della grande bellezza. Quella che nessuna cartolina sa raccontare. Quell'immensità che nessun quadro riesce a rappresentare, ma che basta chiudere gli occhi per avere davanti a sé se la si è vissuta. Quell'aria pura e frizzante che appartiene solo all'alta quota. Quelle montagne che sono prima vicine, e poi lontane. Prima, verdeggianti, e poi di quell'azzurro che si confonde e fonde col cielo. Quella valle che si apre avanti agli occhi e che cambia aspetto quando si modifica la prospettiva. Il rumore assordante dell'acqua che scorre e si scontra sui sassi, quella sua frescura alpina. Quelle nuvole che corrono sfrenate, e un attimo dopo sono già irriconoscibili perché la loro forma non è più la stessa e la loro vita si concentra e risolve in quello stesso attimo. Se ci fermassimo a pensare, scopriremmo che anche le nuvole ci danno una piccola grande lezione: quella del "qui ed ora".
lunedì 12 agosto 2019
Ferrero Rocher
Curiosare nei cassetti di vecchi comodini antichi è da sempre una delle cose che preferisco, perchè mi riserva sempre qualche sorpresa di fronte alla quale non può che scapparmi un sorriso. Vecchie agendine regalate alla mamma e mai utilizzate, fotografie che ogni volta è come se vedessi per la prima perchè la memoria riservata ai ricordi è troppo vasta perchè ne si possa avere nell'immediato una panoramica di ogni suo angolo. Ne rimane sempre qualcheduno inesplorato, e quando lo si incontra è come poter riabbracciare una parte del proprio passato. Rammentare com'era la propria stanzetta quando si era piccoli, quella vacanza al mare, quei miei capelli che non sono più così biondi da troppo tempo perchè ho perso la temerarietà di affrontare il sole delle ore più calde.
LABELS:
chocolat,
dolcetti,
frutta secca
lunedì 5 agosto 2019
Chocograno (vegan)
Temporale estivo nella mia testa significa una sola cosa: che l'aria fresca mi legittima ad accendere il forno e ad inebriare la casa di un profumo non riproducibile da nessun marchingegno inventato dall'uomo. Quel profumo inconfondibile che fa pensare "sono a casa" e disegna un sorriso accennato sulle labbra. Perchè per quanto sia ancora una delle mie cose preferite il mettermi a pesare ingredienti senza sgarrare di un grammo, setacciare farine e annusare quella nuvola di cacao che segue l'apertura di una nuova confezione, osservare la geometria dei granelli di zucchero di canna e vederli colorare d'ambra un impasto, notare come le idee siano in realtà già molto autonome nel prendere forma, la calura estiva non è per me altrettanto amabile.
lunedì 6 maggio 2019
Biscotti fioriti
Buffo che una ricetta pensata per accogliere la primavera io mi ritrovi a pubblicarla solo ora, proprio in questi giorni in cui mi sono ricordata che ancora giaceva nel cassetto. Proprio in questi giorni in cui la primavera ha ceduto il posto ad un vento freddo e ha consentito persino alla neve di spruzzare un po' sulle montagne con cui scambio uno sguardo veloce quando metto piede fuori casa. L'inconfondibile manto bianco della stagione che preferisco in assoluto. Di cui amo le giornate fredde, ma dal cielo limpido e azzurro, dove i baci gentili del sole sono tra le cose più gradite di cui si va inconsciamente alla ricerca, calpestando la luce delle strade e abbandonando l'ombra alla sua consueta solitudine.
giovedì 21 marzo 2019
Gocciole
Se c'è una cosa che proprio mi piace stare ad osservare quando si mangia all'aperto sono i riflessi creati dai raggi del sole che attraversano i bicchieri di vetro. Mi piace guardare come quei fasci di luce si diffondono creando giochi luminosi sulla tovaglia, un po' tremolanti se a riempire i bicchieri c'è anche dell'acqua. Sono quelle piccole cose alle quali non si presta attenzione, ma che fanno subito accorgere che la stagione è cambiata. Che alcuni spazi della casa si possono riabitare, che si può godere dell'aria fresca la mattina, finchè c'è. Che si può cenare con la compagnia del sole che tramonta, e fare colazione mentre lui stesso sorge. Mi piace accorgermi, ogni volta, di quanto tutto questo sia questione di attimi. Di quanto velocemente possono cambiare i colori che tingeranno un'altra giornata.
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biscotti,
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colazione e merenda,
per l'ora del thè
lunedì 18 marzo 2019
Le gobbe di Notre Dame
Mi sono ricordata di un piccolo negozio che qualche anno fa si trovava ai piedi della lunga scalinata che accompagna al Sacre-Coeur, e chissà se c'è ancora ora. Mi sono ricordata delle sue madeleines enormi che avevo scorto di sfuggita con la coda dell'occhio mentre frettolosamente mi recavo in un luogo che ora non ricordo, uno dei tanti visitati in un solo giorno di turismo sfrenato durante una gita di classe. Ogni volta che capitavo davanti alla vetrina di una boulangerie non potevo fare a meno di sbirciare ciò che la sua vetrina offriva catturando lo sguardo di ogni passante, anche del più distratto, compreso il mio. Non mi lasciavo scappare la contemplazione di alcuna glassa lucida che abbelliva degli éclairs al cioccolato che non ho neppure avuto il piacere di assaggiare, ma che ricordo più lunghi di quanto immaginassi; non mi perdevo nessuna granella di pistacchio con annessa sbrodolatura di crema dalle pieghe burrose di un croissant, che avrei volentieri accompagnato ad un buon cappuccino.
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classici,
colazione e merenda,
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Francia,
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martedì 8 gennaio 2019
Abbracci
"Allora domani sera ti fermi a dormire da me, ti ho preso gli abbracci per colazione, va bene?". Succedeva di rado che mi fermassi a dormire da lei, e ancor più raramente che riuscissi a schiacciare un pisolino pomeridiano quando capitava di andarla a trovare. Ero più abituata ad arrivare la mattina presto, soprattutto d'estate, l'estate di quando ero piccola e di cui mi sembra di poter sentire l'aria umida e fresca che mi faceva sempre venire un po' la pelle d'oca, una sensazione così insolita per la stagione. Ero più abituata a suonare al citofono, meravigliandomi sempre di quanto fosse graziosa la targhetta ovale con dipinti i loro cognomi in blu, vicini, come lo sono sempre stati anche loro, e qualche fiorellino di colore rosa. La targhetta di ceramica se ne stava lì, sotto a quel '109' stampato nello stesso carattere di tutte le altre villette a schiera dalle quali, la sua, era gentilmente circondata.
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biscotti,
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mercoledì 2 gennaio 2019
Biscotti fondenti (vegan)
Ogni qualvolta mi balzi in testa l'idea di sfornare qualcosa da me costruito, mi tocca - giustamente - assaggiarlo anticipatamente per poter avere un giudizio immediato sulla sua buona - o cattiva - riuscita. Soprattutto se questo qualcosa sarà un regalo per qualcuno, cerco di capire se a questo qualcuno potrà piacere, e cerco di fare del mio meglio per garantire un buon risultato. Questa volta pensavo di aver preparato dei cioccolatini fondenti a forma di biscotto, con qualche briciola in più e con un po' di durezza in meno. Perchè mentre stavo cercando di capire se fossero effettivamente cotti, abbandonandomi ad un continuo via vai di teglie dentro e fuori dal forno, ho avuto proprio quell'impressione: di una tavoletta di cioccolato, rigorosamente nero come piace alla sottoscritta, che si scioglieva piano in bocca, dotata di una morbidezza insolita.
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