giovedì 22 settembre 2022

We were stayin' in Paris

BREAKFAST IN ROUEN-

 /"Dove mi porti?"

"In montagna. O a Parigi. Mio posto del cuore, non si batte" 

venerdì 29 aprile 2022

I bignè del compleanno

pate a choux
"Ricordo di essermi alzata alle 5.45 solo per tagliare i pomodorini da mettere nel panino in attesa che si scongelasse, per scolare i funghetti dall'olio e per ricavare dalla forma di rosa camuna qualche fetta con cui perfezionare il tutto.  E ricordo, a posteriori, che di maionese ne avevo messa troppo poca. Ricordo i tuoi occhi brillanti, un po' commossi, increduli, e la pioggia battente sui finestrini. Che le due torte portate in reparto qualche giorno prima del 29 aprile erano solo una scusa per non farti passare il compleanno senza che te ne avessi preparata una.

domenica 19 settembre 2021

Bisogno di cose semplici.

chocolate cake

Per una volta le uniche parole che preferisco lasciare sono quelle della ricetta, perchè la scrittura non è mai stata una forzatura ma piuttosto l'assecondare e il concretizzare un flusso naturale che non so ancora, di per certo, da dove nasca. E le volte che rimane in silenzio, è perchè c'è troppo, o perchè non c'è nulla. E nessuna delle due cose ha qualcosa che non vada.

venerdì 27 agosto 2021

Piano dopo piano

blueberry cheesecake
Terzo piano, gira a sinistra, arriva fino in fondo al corridoio dove c'è la porta blu - spera sia aperta.
Piano 11, settore A, ripetitelo in testa per non dimenticarlo altrimenti quando arrivi, non sai dove andare, che non sei mai stata lì prima d'ora.
Sesto piano, sette e mezza del mattino.
Sesto piano, di nuovo, oltre un anno più tardi.
Terzo piano, est.
Ho un piano per ogni mia rinascita. Il primo che segna l'inizio, l'ultimo che segna la fine - e l'inizio di quello che cercavo, che speravo mi facesse vibrare il cuore dentro al petto come un cercapersone. Perché alla fine i luoghi non sono altro che questo: persone. 

giovedì 19 agosto 2021

In punta di piedi

apricot vegan galette
In punta di piedi. Come il vento nelle sere d'estate, il trillo di grilli, le nuvole pennellate nell'azzurro, il vinile immaginato piroettare in un grammofono, i tocchi delicati nei primi secondi di La valse d'Amelie che ricordano di stelle che scoppiano una ad una nel cielo. Lo popolano come una danza che termina con dei fuochi d'artificio, al minuto uno e qualche secondo. Come se la timidezza se ne andasse con gradualità, come se quel gioco di carezze divenisse un ballo improvvisato.