Probabilmente i vostri biscotti saranno già belli impacchettati e disposti in fila in qualche angolo della casa, magari non troppo distanti dall'albero di Natale, che non vedono l'ora di essere ammirati dai destinatari attraverso il velo lucido del sacchettino di plastica trasparente, senza essere troppo nascosti dai nastri rossi con cui avrete avuto cura di sigillare quel piccolo dono. In queste occasioni, si sa, è sempre gradito spezzare la monotonia dei panettoni con delle piccole paste che probabilmente andrebbero a ruba nelle migliori pasticcerie, rinomate per questa loro specialità. Perchè sebbene si ricerchi sempre l'elaborato e il diverso, i sapori che (si) preferisco(no) sono racchiusi nel gusto rassicurante di una frolla friabile. E che si scioglie letteralmente in bocca, proprio come questa.
lunedì 24 dicembre 2018
lunedì 17 dicembre 2018
Baci di dama
Credo che siano tra i miei biscotti preferiti da quando ero bambina, questi. Quando capitava di andare in montagna, dove per montagna intendo quelle che mi salutano ogni giorno quando esco di casa, c'era una piccola pasticceria che ne vendeva di deliziosi. I più buoni che io abbia mai mangiato. Di quella consistenza burrosa, fresca e friabile, che si scioglie piano sulla lingua insieme al contrasto piacevole del cioccolato in corrispondenza del quale, probabilmente, mi divertivo a separare le due metà. E anche se ora sono grande ancora a volte mi diverte farlo, perchè si sa, di fronte ad un biscotto la golosità fa tornare piccini, perchè quel piccolo momento di piacere lo si vorrebbe far durare all'infinito a qualsiasi età. Per questo anche da piccola facevo così: mi piaceva dividere la golosità in quante più parti possibili, che avevo cura di gustare piano centellinando attentamente, perchè tutte queste insieme fossero "un po' di più" di quando possedevano una forma ancora accettabile - e universalmente riconoscibile.
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biscotti,
chocolat,
classici,
colazione e merenda,
dolcetti
giovedì 13 dicembre 2018
Stelline glassate al miele e spezie
Mi ricordo bene quando, anni fa - perchè sì, del tutto inspiegabilmente il tempo è corso in fretta persino qui - attendevo con ansia l'arrivo di una rivista mensile di ricette a cui ero abbonata, fantasticavo dietro a quelle fotografie grandi e impeccabili, sognavo di poter realizzare qualcosa di simile un giorno o l'altro, e prendevo spunto per tante idee nuove. Soprattutto, nel mese di dicembre, agli sgoccioli del Natale, questi spunti che traevo da quelle pagine prendevano una forma e diventavano persino edibili, una volta sfornati. Mi divertivo a fare tanti biscotti diversi per tutte le persone a cui desideravo fare un regalo, ed il compiacimento era duplice. Non solo del ricevente ma anche mio: per aver fabbricato qualcosa che poteva avere una nuova foggia, o un nuovo ingrediente, qualcosa che sicuramente sarebbe stato diverso dal solito, qualcosa che avrei con cura adagiato in un sacchettino trasparente e adornato con un fiocco rosso e lucido, mimando una sorta di pasticceria casalinga aperta solo pochi giorni prima del 25.
LABELS:
biscotti,
colazione e merenda,
festività,
glassa,
per l'ora del thè,
spezie,
vegan
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