Appurato che ormai queste carote hanno fatto il giro di tutta la blogosfera, adesso arrivo io. E' vero, in casa erano già entrate ma, stranamente, non per mano mia. Forse solo per pura curiosità, e per di più consumate crude: anche se questo, insieme alla cottura nella comoda pentola a pressione, è una della modalità di cottura che preferisco, le carote a julienne proprio non rientrano nella lista. Ma, per non lasciarmi scappare almeno quelle nere, le ho subito reclamate intenta a farci qualcosa d'altro. Qualcosa che fosse sicuramente più appetibile e consolatorio. Una zuppa. Una zuppa delicatissima grazie al cavolfiore che si sposa egregiamente con il sapore intenso della carota, il tutto insolitamente viola. No, non come una normale zuppa di carote e cavolfiore dovrebbe essere. Non giallino pallido. Un piatto spiritosamente violaceo e molto, molto buono. Anche se i tempi di streghe e vampiri sono passati da ormai un bel po' di giorni, direi che una crema fumante si mangia sempre volentieri. Anche viola. Perchè i primi sguardi schizzinosi non tratterranno il cucchiaio dal tuffarsi in quella morbida vellutata... e, allora, che bella sorpresa.
mercoledì 30 novembre 2011
venerdì 25 novembre 2011
Il Pan di mele di Sabrine
Poche sono le persone che sanno incantare con le parole, un'arma potente. Tanti credono di saperlo fare, magari con ingenuità o forse solo con tanta voglia di imparare, di migliorarsi. Altri invece possiedono questo dono di natura, un dono prezioso, straordinario. E lei è una di queste. "Se non lo sei già, in un'altra vita farai la scrittrice, anche se ti reincarnerai in una formica", le dico. La immagino sorridere, mentre si gusta a piccoli sorsi un bicchiere di limonata. Già, perchè quando le scrissi questo in un commento, era da poco finito il mese più caldo dell'anno.
lunedì 21 novembre 2011
"Winter is an etching, spring a watercolor, summer an oil painting and autumn a mosaic of them all."
"L'inverno è un'acquaforte, la primavera un acquarello, l'estate un dipinto ad olio e l'autunno un mosaico di tutti questi."
-Stanley Horowitz
E' davvero così. E' sorprendentemente meraviglioso.
E io non mi stancherò mai di guardare le foglie rincorrersi.
-Stanley Horowitz
E' davvero così. E' sorprendentemente meraviglioso.
E io non mi stancherò mai di guardare le foglie rincorrersi.
LABELS:
autunno,
fotografie
mercoledì 16 novembre 2011
Rhubarb Tart
L'ennesimo di mille e un esperimento con l'ingrediente feticcio. Una crostata tutta frutta, un po' girly, sbarazzina, acidula. Buona, buona, buona davvero. E anche un po' alternativa, perchè ho deciso di utilizzare una frolla vegana: che ci crediate o no, è identica ad una normalissima brisèe. La ricetta proviene dal quitrovituttoquelchetiserve, dove, se interessati, potete trovare anche un sacco di altre idee. Per il ripieno, mi sono un po' sbizzarrita con quel che c'era nel freezer (insieme ai funghi, va detto. Mi dovrò sbizzarrire anche per quelli.), ovvero un po' di rabarbaro (no, non è ancora finito, sapete? E questa volta è anche più rosso e meno anemico di quelli trovati sudando sette camicie...) e dei lamponi (perchè neanche quelli sono mai finiti, in realtà), entrambi accuratamente congelati illo tempore. Niente di più. E fine delle parentesi di oggi.
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rabarbaro,
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vegan
martedì 8 novembre 2011
Zuppa di zucchine e roquefort
Se già quest'estate la voglia di preparare zuppe era a mille, ora che si mangiano anche più volentieri è a dir poco raddoppiata... Cosa ci volete fare, io potrei bandire dai ricettari tanti primi invernali (che comunque si preparano tutto l'anno o quasi, eccetto con i 40° all'ombra - meglio non pensarci) e coccolosi ma non le zuppe. Abbiate pazienza, ormai questa è una cosa che sapete. Ciò detto, non penso di farvi un grande torto a postarne un'altra... Semplice e delicata, verde e filante se vi capita la cucchiaiata giusta.
LABELS:
Francia,
primi piatti,
zuppe
venerdì 4 novembre 2011
Di come la Tarte tatin finì in un vasetto
La Tarte tatin, questa torta dal nome tremendamente franscese, mi ha sempre fatto un po' paura. Tutti gli articoli letti al riguardo la descrivevano con una torta semplicissima, cosa ci vuole, fai caramellare qualche fettina di mela, metti sopra un foglio di pasta sfoglia tondo, fai cuocere un attimo, la giri ed il gioco è fatto. Aspettate, torniamo un attimo indietro. "La giri". Ecco, in questo punto ho sempre pensato che, se mai avessi fatto la famigerata Tarte tatin, quest'ultima mi si sarebbe tutta spappolata (un po' come la Tomato tart, se non peggio) e della tarte tatin avrebbe avuto solo il nome.
LABELS:
al cucchiaio,
Francia,
frutta
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