Dalla fotografia ho imparato l'amore per i dettagli, gli stessi che sono responsabili dell'unicità di ciascuno. Ho appreso il potere della luce e dell'ombra, del bianco e del nero, di come la tridimensionalità sia un insieme di sfumature e geometrie. Mi stupisco, ogni volta, di come gli apparenti difetti possano diventare pregi, come per tutto ci sia una seconda possibilità. Amo il suo invito ad osservare da prospettive diverse, ed è questa forse l'ottica con cui dovremmo considerare ogni situazione, malgrado questo imponga lo sforzo di esserne spettatori e non protagonisti. Ho capito come persino le ombre abbiano un colore, e come di ciascun colore esistano un'infinità inimmaginabile di gradazioni. E questo forse mi ha aiutata a vivere diversamente ogni istante, facendo ogni volta il pieno della bellezza che sprigiona, con la consapevolezza che una macchina fotografica non riuscirà mai ad immortalare ciò che vedono due occhi.
martedì 28 luglio 2020
martedì 21 luglio 2020
Frozen yogurt o Nice cream?
Mi emoziona la medicina. Mi emozionano il progresso, la ricerca, l'evoluzione. Mi emozionano l'anestesia, la sala operatoria, il tempo che si ferma mentre io rimango in un angolino a guardare. A fare miei il silenzio, la tensione, la rilassatezza, i nervi che si sciolgono quando è ora di chiudere, una serie di suoni monotoni in sottofondo. Mi affascina la megalomania della chirurgia, la sua capacità di assolvere e risolvere, la sua adrenalina, il suo scendere al meno uno che è un po' uno scendere in campo. Mi piacciono le storie delle persone, quelle che raccontano perchè si sentono di farlo, quelle che raccontano perchè hanno bisogno di sentirsi a casa, come se le parole potessero trasformare i luoghi. Certamente, le parole, trasformano un po' le persone. Che sono poi le stesse che rendono tali i luoghi.
LABELS:
colazione e merenda,
estate,
frutta,
frutti di bosco,
gelati,
senza zucchero,
vegan
mercoledì 15 luglio 2020
Nana ice cream al caffè
Quando ero piccola mio nonno diceva sempre "La montagna non si raggiunge, si conquista. E la vista dalla cima è impagabile.". Io rispondevo facendo spallucce e sbuffando un poco, senza rendermi conto che questo mantra rispecchia perfettamente il percorso che ho scelto di intraprendere. E anche se alla cima ancora non ci sono arrivata, a volte mi giro e guardo il panorama che inizia a farsi bello alle mie spalle, con gli occhi lucidi, ricordando la fatica di ogni singolo passo e la gratificazione ad ogni tappa raggiunta. Però, c'è un però. Quello che ho imparato cammin facendo, è che serve anche equilibrio per il proprio benessere. Quindi, insieme alle ore di sonno da recuperare (forse), preparo gelati furbi per ovviare al problema della contraddizione tra forno ed estate.
LABELS:
caffè,
chocolat,
estate,
gelati,
senza glutine,
senza zucchero,
vegan
martedì 7 luglio 2020
Ice cream cookie sandwiches - con variante senza cottura!
Da qualche anno i miei occhi non sono mai sazi di meraviglia e forse è solo perchè ho imparato a riconoscerla, ed apprezzarla. A farmene attraversare come solo l'arte sa fare, e io sono convinta che la natura ne sia una forma estremamente potente. Quando ero piccola soffrivo le camminate in montagna, le vedevo solo come una fatica immensa, e questo senso di disagio mi impediva di apprezzare la bellezza del panorama una volta raggiunta la vetta del caso. Poi, ad un certo punto, ho appreso che basta solo alzare la testa, respirare a fondo, ed iniziare a sentirsi più leggeri. E non è un caso che questo mio cambiamento sia coinciso con uno ben più totalizzante: quello che vivere e vedere la vita.
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