Ogni tanto mi capita di pensare, quando li incontro sfogliando queste pagine virtuali, che i dolci con la frutta cotta siano adorabili. Un po' rustici, un po' disordinati con tutte quelle colorate sbrodolature che rendono il tutto ancor più simpatico e che risaltano sui piatti capienti di latta smaltata, quelli bordati di blu. Un po' pasticcioni, a prova che nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma, che dal peggior disastro può nascere un dolce stupefacente e che l'abito non fa il monaco... e che forse è vero che anche la più alta pasticceria implica sempre il verbo "pasticciare". Da sfornare e da gustare ancora fumanti ma non troppo, altrimenti si altera il sapore e ci si scotta la lingua. Certo senza avere troppi rimorsi per averlo fatto...
venerdì 27 luglio 2012
lunedì 9 luglio 2012
Di Tarte con tre erre, partenze e doppi traguardi
Le avventure continuano in questa pazza casa, dove si chiamano per nome lavavetri e piccoli baobab senza saperne il perchè. Un po' si sorride, un po' si sbuffa per il caldo spolverando soprammobili che non ricordano più la loro precedente postazione sul pianoforte. Si guarda fuori dalla finestra sperando in un po' di pioggia, giusto per poter dire al forno che, in teoria, non è mai stato in ferie. E ci si accorge di una data importante soltanto il giorno prima.
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