Mi sono ricordata di un piccolo negozio che qualche anno fa si trovava ai piedi della lunga scalinata che accompagna al Sacre-Coeur, e chissà se c'è ancora ora. Mi sono ricordata delle sue madeleines enormi che avevo scorto di sfuggita con la coda dell'occhio mentre frettolosamente mi recavo in un luogo che ora non ricordo, uno dei tanti visitati in un solo giorno di turismo sfrenato durante una gita di classe. Ogni volta che capitavo davanti alla vetrina di una boulangerie non potevo fare a meno di sbirciare ciò che la sua vetrina offriva catturando lo sguardo di ogni passante, anche del più distratto, compreso il mio. Non mi lasciavo scappare la contemplazione di alcuna glassa lucida che abbelliva degli éclairs al cioccolato che non ho neppure avuto il piacere di assaggiare, ma che ricordo più lunghi di quanto immaginassi; non mi perdevo nessuna granella di pistacchio con annessa sbrodolatura di crema dalle pieghe burrose di un croissant, che avrei volentieri accompagnato ad un buon cappuccino.
Mi inchinavo al cospetto dei macarons, tutti così perfetti, colorati, sofisticati, a prova di Giotto per via della loro forma; ma ogni volta mi dicevo che in fondo portare sotto braccio una baguette ancora calda mi avrebbe resa più felice. Per una volta forse mi sarei sentita davvero un po' francese, camminando per le vie di Parigi ed intanto sbocconcellando la punta croccante di quel piccolo tesoro insacchettato. Perchè diventa difficile non addentare una prelibatezza del genere prima di varcare la soglia di casa; e con la testa all'insù, intenta ad ammirare i suoi tetti azzurri e le finestrelle che li interrompono, e che appartengono forse a dei sottotetti che da sempre vorrei abitare, mi sentirei subito un po' bambina. Perchè da bambina, un pezzettino di pane, anche se non mi trovavo a Parigi, veniva regalato sempre anche a me mentre aspettavo pazientemente che la nonna finisse di fare la spesa.
Da bambina, però, non conoscevo certamente queste piccole tortine a forma di conchiglia; probabilmente nemmeno Parigi ne è venuta a conoscenza prima di un bel po' di tempo, perché nacquero a Commercy. Ma anche ora, come da bambina, mi piace sorridere immaginando una spiaggia dove poterle raccogliere e mangiarle tutte. Perché sono certa che, con il loro gusto così delicato e il guscio esterno un po' croccante, non stancherebbero il mio palato che ama le cose semplici.
Madeleines - ricetta tradizionale
(ricetta tratta da qui)
Ingredienti (per circa 24 madeleines):
farina 00, 150 g
lievito per dolci in polvere, 1 cucchiaino
zucchero, 125 g
uova a temperatura ambiente, 2
burro fuso e a temperatura ambiente, 125 g
latte a temperatura ambiente, 2 cucchiai
acqua di fiori d'arancio o buccia di limone non trattata grattuggiata, 2 cucchiaini
sale, un pizzico
Setacciare tra loro gli ingredienti secchi (farina, lievito e sale); in una ciotola, sbattere con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere la farina e miscelare quanto basta per incorporarla. Consiglio, per evitare la formazione di grumi, di continuare ad usare le fruste elettriche. Aggiungere anche il burro fuso precedentemente mescolato con l'aroma, il latte e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto fisso.
Coprire con pellicola e lasciare riposare in frigorifero, meglio per tutta la notte.
L'indomani, preriscaldare il forno a 220°C e lasciare in freezer lo stampo per 10 minuti; imburrare e infarinare le cavità dello stampo - se lo avete in silicone come me non sarà necessario.
Riempirle con un cucchiaino abbondante di impasto, fino a qualche millimetro dal bordo. Cercate di livellare bene la dose di impasto riempiendo anche la parte più sottile della cavità, altrimenti qui la madeleine rischia di bruciarsi.
Infornare per 4 minuti, poi abbassare la temperatura del forno a 180°C e cuocere per altri 5 minuti. Io mi sono trovata perfettamente con questo minutaggio, tuttavia il tempo dipende anche dalla dimensione dei vostri stampini; indicativamente, trascorsi i 4 minuti alla massima temperatura dovrete vedere i bordi rappresi e la parte centrale ancora cruda, che si alzerà successivamente a formare la caratteristica gobbetta. Saranno cotte quando i bordi si saranno scuriti.
Sfornare e lasciare raffreddare, quindi servire.
Adoro le madeleines, mi fanno sempre pensare a quella città magica che è Parigi
RispondiEliminasono la prima fan di quella città meravigliosa ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina