Temporale estivo nella mia testa significa una sola cosa: che l'aria fresca mi legittima ad accendere il forno e ad inebriare la casa di un profumo non riproducibile da nessun marchingegno inventato dall'uomo. Quel profumo inconfondibile che fa pensare "sono a casa" e disegna un sorriso accennato sulle labbra. Perchè per quanto sia ancora una delle mie cose preferite il mettermi a pesare ingredienti senza sgarrare di un grammo, setacciare farine e annusare quella nuvola di cacao che segue l'apertura di una nuova confezione, osservare la geometria dei granelli di zucchero di canna e vederli colorare d'ambra un impasto, notare come le idee siano in realtà già molto autonome nel prendere forma, la calura estiva non è per me altrettanto amabile.
Per questo a malincuore un po' ci rinuncio, e anche il forno va in ferie per tre mesi. E no, non riesco a compensare con le torte fredde che potrebbero accontentare la mia voglia di dolce: ci ho provato, ho dato loro una possibilità; per quanto possa essere invidiabile il candore di una cheesecake senza cottura impreziosita da qualcuno che ha scambiato i lamponi per rubini, nulla mi potrà mai soddisfare quanto una torta che cresce lentamente in forno, o dei biscotti che si allargano fino a farsi vicini vicini ma sempre rispettando il loro spazio sulla teglia. Quell'appartamento affittato per i dieci minuti di una consona cottura che li renda più abbronzati della sottoscritta.
Per questo a malincuore un po' ci rinuncio, e anche il forno va in ferie per tre mesi. E no, non riesco a compensare con le torte fredde che potrebbero accontentare la mia voglia di dolce: ci ho provato, ho dato loro una possibilità; per quanto possa essere invidiabile il candore di una cheesecake senza cottura impreziosita da qualcuno che ha scambiato i lamponi per rubini, nulla mi potrà mai soddisfare quanto una torta che cresce lentamente in forno, o dei biscotti che si allargano fino a farsi vicini vicini ma sempre rispettando il loro spazio sulla teglia. Quell'appartamento affittato per i dieci minuti di una consona cottura che li renda più abbronzati della sottoscritta.
Tutto questo mi piace perchè mi aiuta a staccare. Perchè leggere negli occhi di chi assaggia un po' di stupore e soddisfazione, aumenta anche un po' le mie. E, soprattutto, perchè ogni mattina dovrebbe poter iniziare con una carezza e un motivo in più per scendere dal letto, e perchè ogni momento della giornata dovrebbe riservarsi un momento di dolcezza. E poi, se volete anche voi meravigliarvi di quanto bene un semplice filo di cotone sia in grado di fendere un impasto morbido ricavando delle spirali estremamente perfette, da sollevare con delicatezza come fossero fragili creature, questa è l'occasione giusta.
Chocograno (vegan)
(ricetta modificata da qui)
Ingredienti (per 18 biscotti):
Per l'impasto bianco:
Per l'impasto bianco:
farina 00, 60 g
farina integrale, 60 g
zucchero di canna (meglio se fine), 60 g
lievito per dolci in polvere, 3 g
olio di semi, 50 ml
latte vegetale, 50 ml
Per l'impasto al cacao:
farina 00, 50 g
farina integrale, 60 g
zucchero di canna (meglio se fine), 60 g
lievito per dolci in polvere, 3 g
olio di semi, 50 ml
latte vegetale, 50 ml
cacao amaro, 10 g
I due impasti si preparano allo stesso modo: in due ciotole differenti, mescolare i due tipi di farina ed il lievito; in una delle due, aggiungere anche il cacao. Aggiungere infine ad entrambi anche l'olio e il latte. Miscelare bene gli ingredienti tra di loro, prima con una forchetta e poi a mano, fino ad ottenere due panetti. Avvolgere con un po' di pellicola per alimenti o carta d'alluminio e fare raffreddare per almeno 15 min.
Trascorso questo tempo, stendere i due impasti in modo da ottenere due rettangoli spessi circa mezzo cm. Sovrapporre l'impasto bianco su quello al cacao, e premere leggermente con un mattarello per farli aderire bene. A questo punto, con l'aiuto della carta forno, arrotolare partendo da uno dei due lati lunghi del rettangolo così ottenuto fino a raggiungere quello opposto, e premere bene il cilindro così ottenuto per fare aderire gli strati di impasto.
Con un filo di cotone (o, in alternativa, un coltello dalla lama liscia e ben affilata; in questo caso consiglio di fare raffreddare in frigorifero il salsicciotto una volta formato), ricavare dei dischi spessi 1 cm e disporli ben distanziati su una teglia foderata di carta da forno - in cottura si allargheranno parecchio. Se utilizzate come me il filo di cotone, dovrete sollevare il cilindro di impasto, farvi passare sotto il filo rimanendo distanti 1 cm dal lato da cui inizierete a tagliare i biscotti, portare le due estremità del filo in alto e incrociarle sul dorso del cilindro. L'estremità destra sarà quindi a sinistra, e quella sinistra a destra. Tirarle in maniera decisa dal lato a cui sono state portate in modo tale che il filo così incrociato attraversi tutto lo spessore del cilindro di impasto, fino ad ottenere il biscotto.
Cuocere per circa 10-12 minuti in forno preriscaldato a 185°C o comunque fino a quando non saranno leggermente dorati. Sfornare e trasferire subito su una gratella di raffreddamento.
Se al primo assaggio appena sfornati potranno apparirvi leggermente croccanti, non preoccupatevi: il giorno dopo saranno un po' più umidi e morbidi. In ogni caso, con una tazza di latte o di tè si risolve sempre tutto!
Conservare in una scatola di latta.
ahahah...ormai in casa mia si sono rassegnati a fare la sauna col forno..con una scusa o l'altra trovo sempre il modo di accenderlo! Questi biscottini sono l'ennesima tentazione a cedere a Caronte :-P
RispondiEliminaSe escono fuori dei buoni dolci, possiamo anche essere perdonate ;)
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