Quel giorno mi sono svegliata e ho sentito l'odore dei sabati mattina.
Ho guardato le persiane ancora abbassate e immaginavo il sole oltre la finestra.
Lui era già sveglio, sul divano, ma la testa era rimasta ancora altrove. Poi mi sono ricordata della sua richiesta e della mia promessa: gli ho detto sbrigati, che poi mi aiuti.
<< Ma quali biscotti vuoi? Gli ultimi che ho preparato, o quelli con il miele nell'impasto? O... >>. << Quelli di frolla, la frolla normale, quella della crostata con la marmellata. Ricordi quella di lamponi del tuo rientro da Parigi, che ti attendeva sul tavolo della cucina insieme al mio biglietto a strisce? >>
Gli dicevo che sì, ho capito, che va bene, te la faccio, anzi, la facciamo. Fai la colazione lavati le mani e ti aspetto.
Gli dico che ci vanno trecento grammi di farina bianca, perchè così c'è scritto a matita sul libro di ricette della mamma e tu quella ricetta ce l'hai stampata nella mente. Poi aggiungi lo zucchero di canna ed il lievito, e gli dici di mescolare con il cucchiaio affondato poco prima nella scatola azzurra della farina. Forma una piccola buca, rompi un uovo. E prima che le tue mani inizino a profumare di briciole e sabbia pensi che sì, si può mettere su la musica e gli spieghi come si fa. Intanto aggiungi il burro freddo a pezzetti ed impasti tu, perchè lo sa che in questo ci vuole un po' di malizia. Balli, ballate, e senti l'età che hai e che è bello stare vicini.
All'improvviso una pioggia di gocce nere, improvvisata ma puntuale. Poi ricordi che nel ripiano più in alto vicino al frigorifero ci sono anche quelle bianche e ti chiede se può metterle entrambe. Tu lo guardi e gli dici con gli occhi che è sempre il solito. Un inguaribile goloso, lui.
E l'impasto prende forma ma di polvere bianca ne manca. Tu ce la ficchi dentro con fermezza e pazienza, perchè trecento grammi sono e trecento grammi devono essere.
Perdoni l'ultimo cucchiaino perchè ora anche le gocce di cioccolato si fanno sempre più incontinenti. Strappi un foglio di carta stagnola, avvolgi il panetto e attendete divisi. Arriva il momento di stendere la frolla e riconosci quell'odore in cui a tratti ti sembra di scorgere il limone ed il burro. Tagli i biscotti, premi sul tavolo e senti i malcapitati granelli di zucchero di canna che si frantumano in un timido "croc".
Inforni, curi con meticolosa attenzione e poi sforni. << Posso uno? >>. << Guarda che scottano, e... >> Troppo tardi. E quello che ti vedi davanti è una faccia dall'aria soddisfatta, che pensa già ad allungare l'altra mano. Una bocca impegnata a masticare e a deglutire, quando le parole ormai non servono più. Per una volta si mostrano senza alcun effetto.
Tu, che invece stai mangiando la tua solita mela rossa acerba di metà mattina, addentandola come fosse una pescanoce bianca in una mano che profuma ancora di scioglievole, ed ormai già davanti a quello che lei chiama "il modo più rapido per perdere diottrie", pensi che allora ci sono davvero cose che mettono in pace con il mondo. E che basta così poco per realizzarle.
Biscotti di frolla al doppio cioccolato
(ricetta super approvata dai fratelli che a colazione mangerebbero Gocciole® e basta)
Ingredienti (per due teglie di biscotti):
farina 00, 300 g
zucchero di canna, 100 g
burro freddo, tagliato a dadini, 150 g
uovo, 1
lievito per dolci in polvere, 1 cucchiaino
buccia grattuggiata di limone, 1 cucchiaino
gocce di cioccolato fondente, 1 cucchiaio
gocce di cioccolato bianco, 1 cucchiaio
Mescolare la farina, lo zucchero ed il lievito in una ciotola; formare una buca, buttarvi la scorza di limone e rompervi l'uovo. Lavorarlo con una forchetta insieme a poca farina in modo da formare una pastella. Iniziare ad incorporare il burro a pezzetti, poco per volta, ed impastare con le mani fino ad ottenere una palla di impasto compatta e omogenea. Avvolgerla in un foglio di carta d'alluminio e lasciare riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Trascorso questo tempo, infarinare un piano da lavoro e stendere la pasta frolla. Ritagliare i biscotti, sistemarli su due teglie foderate con l'apposita carta e cuocere in forno a 180° per 15 min. circa o comunque fino a quando non avranno preso un po' di colore.
che tenerezza il tuo racconto! e che spettacolo i biscotti!
RispondiEliminaLeggere mentre cucini è come immaginare una tela dipinta in due: tenerezza, colori, sapori.. profumi.. d'amore e cioccolato. Dei biscotti davvero deliziosi, come quello che di morbido vi lega. Un abbraccio forte forte! :)
RispondiEliminatenerissimo racconto.
RispondiEliminaoddio che racconto magnifico...sembra la scena di un film!!!quanto 6 brava!!! ^_^
RispondiEliminabaci
che meraviglia...buoni!!!
RispondiEliminaTenerissimi!!
RispondiEliminaUn abbraccio
che bello passare di qua, mi hai trasportata nel tuo mondo pieno di musica e biscotti!
RispondiEliminaMi fai tornare il buon umore sai?! perchè hai la capacità di descrivere momenti, i più belli della vita, con una semplicità e spontaneità incredibili, che solo tu sai fare. E' bellissimo leggerti, è sempre così e non finirò mai di dirlo. Grazie Pips, per (almeno nel mio caso) farmi tornare il sorriso se non c'è, per tutto.
RispondiEliminaper i biscotti, teneri. ecco, questo è l'aggettivo giusto per descriverli. =)
un abbraccio,
M.
Adoro il tuo modo di scrivere e raccontare una ricetta, un momento, una sensazione, insomma, di raccontare la vita ecco! Lo trovo così pieno di sentimento, di emozione e di tenerezza.
RispondiEliminaFortunato questo bimbo ad avere una mamma così!
E soprattutto buongustaio :D
Bacioni!
Sorrido sempre un po', quando mi ritrovo fra le tue pagine. Direttamente, nella sfumatura diversa di un link, o indirettamente, in quelle somiglianze che fanno sentire meno sola.
RispondiEliminaLo scricchiolio dei granelli di zucchero, nell'intagliare i biscotti. Stavo pensando giusto a quello, e poi tu lo scrivi.
Questa è telepatia, lamponcino mio.
<3
Che prova leggera e calda, è sempre un piacere leggerti!
RispondiEliminaUn abbraccio,
Sissa
Che meraviglioso racconto! E i biscotti sono stupendi! ^_^
RispondiEliminaE' bello leggerti come guardare le tue fotografie e provare a replicare le tue ricette... Un abbraccio affettuoso
RispondiEliminaChe bello leggerti e immaginare.... Biscotti deliziosi che fanno sognare... Un bacione
RispondiEliminache bontà questa pioggia di cioccolato! :P
RispondiEliminaIo passo sempre. Due, tre volte sullo stesso post. Commento poco, ma come si fa? I tuoi racconti sono così... Compiuti!
RispondiEliminaGrazie. :)
bella questa storia. Domani la racconto ai miei nani mentre cucino per loro ; )
RispondiEliminaTutto bene? Spero di si Martina! Ti penso spesso sai... ti abbraccio
RispondiEliminaGrazie Mari! :) Sì, tra alti e bassi... ;)
EliminaChe bellooo quel tavolo! :-)
RispondiEliminaFrancesca - http://lagattacolpiattochescotta.blogspot.it/
Belli questi biscotti, e molto bello anche il tuo racconto.
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