E così non ho neanche fatto in tempo a schioccare le dita che sono sparita di nuovo. E questa volta si tratta di una scomparsa per me stata piuttosto... bella, stancante, strana. Alzarsi la mattina ed essere costretti a fare colazione senza fissare il forno di fronte a se' ed immaginare che cosa potrebbe uscirci nel weekend è un brutto colpo. Soprattutto se preferite anche voi, come me, una teglia di frutta cotta e abbastanza bruttina ad un sottile strato elegante e rossociliegiatropposaturato ma dove riuscite a distinguere più gelatina che altro. Certo, non tutti i mali vengono per nuocere. Si tratta di un detto risaputo. Ed ora, oltre a potermi lasciar ispirare da un forno spento, ho qualcosa di decisamente migliore (e, se vogliamo proprio dirlo, anche meno deprimente): un davanzale al mio fianco, tanta luce che entra maestosa e prorompente dalla finestra, e altrettante gamme di verde destinate a diventare color tabacco in quella mia stagione col nome di Autunno...
Però, dopo aver giocato a incastri con le scatole delle medicine nel beauty case da viaggio, dopo aver stivato zuccherini colorati e farine astruse in sacchetti di carta da pacco, dopo aver scoppiato un po' di pallini della carta di plastica trasparente tra l'incartamento di un quadro e di uno specchio, ce l'abbiamo fatta. Certo, qualche scatolone c'è ancora. Ma il peggio è passato, altrimenti non potrebbe esserci così tanta luce qui dentro. E poi, il pianoforte c'è. E pur non essendo uno di quelli con la coda lunga, a me piace. Mi piace pensare che, quando voglio, posso strimpellare qualche nota a caso, anche se il pianoforte ha le corde invertite...
E naturalmente, oltre ad un pianoforte che non so suonare ma che esercita su di me un misto di fascino e affetto, c'è anche una nuova cucina.
Vi dirò, non ho ancora avuto il tempo di godermela come voglio. Forse perchè, effettivamente, entrando in casa non si percepisce esattamente quell'atmosfera tranquilla e ordinata da torta che cuoce, ma io la crostata l'ho fatta lo stesso - perchè gli stampi, quelli sì che sapevo dov'erano...
Sabato pomeriggio, un pomeriggio davvero troppo stanco e pigro per poter fare qualsiasi altra cosa, mi sono rimessa a pesare farina e a mondar fragole. Mi sono presa la dovuta calma, ho detto "chissene importa se il forno si preriscalda prima del dovuto funzionando per niente", "chissene importa se andrà succo di fragole bollente e scoppiettante da tutte le parti". E' di un rosso magenta così delizioso e lascia una scia profumata, primaverile...
Soprattutto sono riuscita a testare la ricetta della pasta per pie che ha impegnato i pochi pomeriggi altrettanto pigri come quello suddetto. Qualche ora di ricerca disimpegnata solo ed esclusivamente sulla rete (perchè il mio patrimonio di libri di cucina non è ancora così ricco :), qualche nome di chef mai sentito e ingredienti altrettanto bizzarri che sono costati qualche arricciamento di naso (com un certo "shortening", perchè solo il burro no, quello mica bastava...) sono riuscita a far venire fuori quello che cercavo.
Come al solito, sapete che mi diverte giocare con le proporzioni e battere i tasti della calcolatrice a tutto spiano (non parlavamo di un pomeriggio pigro?) armata di carta e penna. Ho raccolto un po' di informazioni, scritto note, e infine messo le mani in pasta. Purtroppo le fragole di questo periodo esercitano su di me talmente tanto fascino che non ho potuto proprio mettermi a tagliare spicchi di mele. Ma se qualcuno passa davanti ad una porta ancora incellophanata, magari con qualche ditata rosea e appiccicosa, ecco, non si meravigli di trovarvi vicino il campanello di una certa "Mrs. Apple Pie"...
Ora il momento di tutti i trucchetti e note varie, purtroppo non su foglietti ingialliti e vissuti :)
1) Brr, che freddo! No, non penso lo stiate dicendo visto le temperature di questi ultimi giorni. E' il vostro impasto che dovrà patirne un bel po': TUTTI gli ingredienti dovranno essere a temperatura frigorifero, dal burro alla farina alla ciotola che utilizzerete. E perchè anche non le mani? Mettetele un po' sotto l'acqua fredda o nel freezer: anche la circolazione ne gioverà...
2) Niente zucchero? Vi dirò, la pasta per pie è neutra (tant'è che non manca la versione salata), ma regolatevi in base alla dolcezza del ripieno. Nel mio caso le fragole erano un po' acerbine, quindi ho preferito 2-3 cucchiai di zucchero. Nel caso del classico Apple Pie, potete ricorrere allo stesso dosaggio (se userete mele come le Granny Smith) oppure scendere fino ad 1 solo cucchiaio.
3) Parlavamo di un certo... magenta? Certo, quello del succo che bolle, scoppietta e lascia tante sbrodolature. Per fare in modo che non evapori tutto, basterà non cuocere le fragole prima di riempire il guscio di pasta - questo semplicemente perchè le fragole, così come i frutti di bosco, sono ricche di acqua. Per le mele, tutta un'altra storia - stay tuned!
4) Qui giocano... 3 ingredienti fondamentali: farina, burro, acqua. Tutto rigorosamente freddo. Le proporzioni sono poco meno di 3 : 2 (l'uno per la farina, l'altro per il burro). Tutto sommato qualcuno potrebbe pensare che c'è solo un po' più burro che una normale pasta frolla... ma un ruolo importante lo gioca anche l'acqua fredda: ne basta giusto quel tanto che serve per ottenere una palla compatta ma non elastica, asciutta e assolutamente NON umida. Per questo consiglio di andare avanti a cucchiaiate, avendo la pazienza necessaria per vedere che cosa succederà poi ^___^ Le dosi di acqua sono indicative: dipenderanno dal potere di assorbimento della vostra farina.
Ora, chiunque abbia un forno e un po' di voglia di impastare/tagliare/cuocere/assaggiare/fare felice qualcuno/divertirsi, è pronto per partire ^___^
Pie di fragole
(da un felice mix di Dorie Greenspan, Carolyn Weil e Donna Hay)
Ingredienti:
Pie crust:
farina 00, 285 g
burro molto freddo, tagliato a pezzetti, 140 g
zucchero bianco, 1 cucchiaio (vedi nota sopra)
sale fino, 1/2 cucchiaino
acqua ghiacciata q.b.
Ripieno:
fragole fresche, lavate e mondate, 250 g
rabarbaro, lavato e mondato, 100 g
zucchero di canna, 70 g
fecola di patate (o amido di mais o farina di riso), 3 cucchiai
succo di 1/2 limone e scorza a piacere
rhum, 1 tappo
Per spennellare:
latte q.b.
tuorlo sbattuto, 1
zucchero di canna grezzo
Per il "pie crust": Setacciare la farina con il sale, versarla nella ciotola del mixer e aggiungere lo zucchero. Lasciare tutto nel freezer per mezz'ora e dare una mescolata dopo un quarto d'ora. Trascorso questo tempo, posizionare la ciotola sull'apparecchio del mixer e aggiungere il burro congelato a pezzetti; pulsare ad intermittenza fino a quando gli ingredienti secchi e il burro non saranno ridotti ad un impasto grossolano (per dovere di cronaca, Dorie Greenspan dice che alcuni pezzetti dovranno essere delle dimensioni di piselli, altri di chicchi d'orzo...).
Aggiungere l'acqua molto fredda UN CUCCHIAIO alla VOLTA. L'obiettivo è di fare incorporare tanta acqua quanto basta per ottenere una palla di pasta compatta, non di ammorbidire l'impasto o di renderlo umido al tatto. L'impasto risulterà chiaro, compatto, sodo ma non elastico. Se decidete di coprire il ripieno con un disco di pasta, tagliatelo a metà. Avvolgere l'impasto in un foglio di pellicola trasparente e lasciarlo ulteriormente raffreddare per un'ora. A questo punto, si può anche congelare.
Ricordo che la pasta per pie è neutra, quindi qualora avanzasse si può riutilizzare eventualmente anche per pies salati... o quando tanti cerchietti tanti cerchietti di pasta crudi e un cucchiaio di composta di frutta faranno la vostra felicità.
Per il ripieno: In una ciotola capiente, mescolare la frutta e tutti gli altri ingredienti indicati. Lasciare in frigorifero.
Ora: Preriscaldare il forno a 200°. Stendere il primo panetto di pasta dello spessore desiderato. Non serve che sia un cerchio perfetto: basterà "farlo su misura" per lo stampo. Disporlo nello stampo imburrato e "inzuccherato" - siccome è molto freddo, non sarà difficile stenderlo. Tagliare la pasta in eccesso, lasciando un po' di bordo per sigillare il pie. Bucherellare il fondo con una forchetta e distribuire il ripieno. Lasciare in frigorifero.
Stendere l'altro panetto di pasta freddo e ritagliare tante striscioline sottili, oppure ricavare un altro disco di pasta. Tirare fuori la teglia ed iniziare ad intrecciare, oppure disporre il disco e praticare il delizioso taglio a "X" sulla sommità. Ripiegare sui bordi la pasta della base in eccesso e fissarla bene con le dita o con una forchetta.
Spennellare con latte e tuorlo, spolverizzare con lo zucchero grezzo e infornare per un quarto d'ora, poi abbassare la temperatura a 180° e proseguire la cottura per 40-45 min Quando darà dorata e il succo della frutta starà ribollendo, allora è pronto! :)
Qui si parla di case nuove, ma ce ne sono di quelle che cascano come travolte da una gelida bufera invernale. Fragili. Di colpo insicure.
Una scossa potente che arriva a tradimento, capace di portare danni irreversibili.
E allora ci si chiede perchè queste cose accadano, perchè non possano accadere mentre il mondo è rifugiato in un posto lontano, in un angolino piccolo ma sicuro. Così da non correre il rischio che qualcuno rimanga intrappolato sotto le macerie, a tradimento. Per questo, mando per prima un abbraccio. Un abbraccio dal cuore. Ne basta uno, timido e sincero, che porta fortuna e calore a chi non ne ha più. E giro a voi l'invito, certa che l'abbiate già fatto.
bentornata! mi mancavano le tue foto di classe e i tuoi post scrupolosissimi..... grazie.
RispondiEliminabuon we.
b
Bentornata! che bella ricetta e che bel post...sa proprio di casa Buon we
RispondiEliminaMi piace moltissimo questa ricetta... mi hai incuriosita e ora mi tocca procurarmi al più presto della frutta ;o)
RispondiEliminaBentornata!
RispondiEliminaE che ritorno :-)
deliziosa!!!
RispondiEliminaOttima ricettina per il tuo ritorno!
RispondiEliminaBentornata!! Mi sei mancata tantissimo:)))) Un abbraccio
RispondiEliminaCarinissima!!!Pure io ieri ne ho fatta una simile...
RispondiEliminaBentornata anche da parte mia leggere di te mi piace sempre tanto e la pie? Sento il profumo fin qui speciale ...
RispondiEliminaUh, mi piace un sacco Martina...La tua spiegazione così chiara e puntuale ha fatto venire voglia di provare a infornare anche a me (il che è tutto dire, ah ah).
RispondiEliminaCongratulazioni per la nuova casa: la immagino luminosa e piena di armonia...come te!
Welcome back.
RispondiEliminaSono tornata anch'io, anche se non so per quanto, ed è bello, bellissimo, rileggerti.
Il pianoforte. La promessa di colori autunnali fra qualche mese. La cucina inesplorata. Mi piace.
Questo pie è favoloso. To do list, immediatamente.
A presto, un abbraccio!
A.
mi hai fatto venire la voglia di infarinare la spianatoia e rimettermi all'opera!
RispondiEliminaChe bello rileggerti..il dolce scalda il cuore, come le tue parole...Un bacione!
RispondiEliminamille volte meglio il fascino delle fragole che le fettine di mele ;))
RispondiEliminabellissima e profuatissima pie
Ma non capisco, ti sei trasferita ?
Tesoro, bentornata!!! E che gran ritorno. Adoro le pies ma questa mi sa che le batte tutte. E poi color magenta? Lo adoro!!! :)
RispondiEliminaBen ritrovata, con un dolce favoloso investito dalla bellissima luce del davanzale nuovo... Quante emozioni una casa nuova... Io l'ho vissuta 3 anni fà giusti! ...goditi ogni istante! ...noi restiamo in attesa delle tue prossime delizie dalla nuova cucina!
RispondiEliminaBentornata! è un piacere rileggere un tuo post! e che bella la pie!!! :)
RispondiEliminache bello rileggerti! bentornata, amo i tuoi post li leggo tutti d'un fiato, sempre.
RispondiEliminaNon mettere la torta sul davanzale, è difficile resistergli ;-))
baci
ciao cara, felice di leggerti e di rivedere le tue foto :D Pie delizioso, da acquolina. Un bacione e a presto
RispondiEliminaquesta crostatina ha il profumo di primavera in sè! Adoro la l'impasto del crust all'inglese, è talmento perfetto per qualsiasi ripieno che la uso per tutto!!!
RispondiEliminae poi quel pizzico di salatino che si sente appena appena...l'acidulo delle fragole...mmmm....che buona!!!
(peccato che in frigo non ho più il burro :'( mi hai fatto venire voglia di una coccola come questa!!!)
L'abbraccio è d'obbligo, ma uno lo dedico anche a te e a chè la tua casa nuova sia sempre piena di tutto l'amore del mondo :)
uh, aspettavo insieme a moltissime altre il post in cui ti avremmo riletta, ed eccolo! welcome home. Belle atmosfere anche da qui, mi fa piacere, e tanta invidia per il tuo pianoforte ; )
RispondiEliminaCara, i tuoi post si contano con il contagocce ma ne valgono cento di tanti altri blog... continua così, con le tue ricette perfette e scritte con amore, le foto altrettanto realizzate con amore e i test sul forno nuovo, perché qui... aspettiamo tutti con impazienza la tua apple pie!
RispondiEliminaDa me c'è un premio per te e il tuo bellissimo blog...
Buon week-end e un abbraccio!
Elisa
che dire... non vedo l'ora di provarla!
RispondiEliminae se non trovo le fragole (sembrano già finite, possibile???) vado di ciliegie!
;)
che bel blog, bellissime foto e ricette..
RispondiEliminati ho trovata per caso e adesso passarò spesso....
ops: io sono Ann@ di http://unpodibricioleincucina.blogspot.it/ piacere di conoscerti.... ^_^
Ciao Pips. Che bella questa pie! Io adoro il rabarbaro, e utilizzato in questa maniera dev'essere delizioso.
RispondiEliminaSaluti, M.
ma che bella questa crostatina, davvero golosa. ciao kiara
RispondiEliminaViva le pie io ne ho appena fatta una pochi giorni fa
RispondiElimina(complimenti per il blog lo seguo da tempo ma solo ora scrivo XD)
Ricettina meravigliosa ma ....non sarà troppo difficile ?
RispondiElimina....mah ...magari ci proverò e ti saprò dire.
simona
Tranquilla Simona: non è per niente difficile! Si tratta solo di seguire un po' tutti gli accorgimenti segnati. :D
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