martedì 20 aprile 2021

Le fragole, la crema, la musica

strawberries on a tart

Ho sempre riconosciuto alla musica un ruolo importante nella mia vita e ultimamente passo più tempo con gli auricolari alle orecchie, che senza. Anche se ero la peggiore allieva che mio nonno, insegnante di chitarra classica, avesse mai avuto, da che ho memoria sento il suo essere fondamentale per me. Il suo esserci, non come semplice sottofondo ma come voce che modula il proprio volume a seconda del mio bisogno di stare ad ascoltarla. Il suo colmare vuoti e silenzi, sovrastare i rumori, accompagnare i momenti felici aggiungendo loro ciò che manca perchè siano davvero perfetti. 

E mi ci sto aggrappando ancora di più ultimamente, come se lei e solo lei e questo legame che mi concede, rendessero meno drastico un distacco. Il dimenticare anni come fossero stati racchiusi dentro ad un libro, completo persino dell'ultima pagina. Quella con la parola 'fine' anche se non la scrivi esplicitamente. Dimenticare le carezze, le torte, le telefonate in autostrada, quell'album di foto mai più sfogliato, quei plexiglas forse chiusi dentro ad uno scatolone, le distanze che ormai c'erano anche quando si era così vicini. 

Mi ci aggrappo come se fosse il ponte per riconnettermi a me stessa, e la mano che costantemente afferra la mia. Come se il suo saper ascoltare senza limiti fosse l'unica cura efficace. E lo fa senza che siano necessarie le parole: riempie ogni angolo rimasto spoglio e rende un po' meno assordante quella quiete. Lo fa prima che tu glielo chieda; lo fa prima ancora che tu le debba spiegare come fare. Fa emergere, piano oppure forte, ciò che è rimasto e che ormai sta stretto. Catabolizza per anabolizzare. Libera. Libera dalle convinzioni che tengono ancorati al passato, dallo sforzo costante di tenere insieme ciò che si è spezzato, ciò per cui non esiste cura. E "quando qualcosa è destinato a stare nelle nostre mani non ci richiede mai sforzi controcorrente". C'è, e basta: come la cosa più naturale del mondo.

/Segui la parte sinistra
Il battito lento, l'istinto che sia
Segui le orme dorate
I cieli d'argento, non perderti via/

strawberry vanilla custard tart (vegan)

Tart alle fragole e crema
Ingredienti (per una tortiera da 24 cm di diametro):
Per la base (ricetta di Elena):
farina a scelta, 200 g
zucchero integrale di canna, 60 g
lievito per dolci in polvere, 1 cucchiaino
sale, 1 pizzico
olio vegetale, 30 g
latte vegetale, 80 g
Per la crema:
latte di soia o avena, 500 g
latte di cocco full fat, 100 g
zucchero integrale di canna, 3-4 cucchiai
sciroppo di riso/agave/acero/mais, 3 cucchiai colmi
estratto di vaniglia, 1 cucchiaino
agar agar in polvere, 3 g
amido di mais, 40 g 
buccia di 1 limone non trattato 
Per decorare:
fragole fresche, 250 g

Per la base: Setacciare tra loro gli ingredienti secchi (farina, lievito, sale); aggiungere lo zucchero e mescolare. Formare una buca al centro e porre l'olio e il latte. 
Con una forchetta, incorporare a poco a poco gli ingredienti secchi alla miscela di olio e latte, poi procedere a mano fino ad ottenere una palla d'impasto liscia.

Stendere l'impasto ad uno spessore di mezzo cm e foderare il fondo e i bordi di una tortiera; bucherellare il fondo e cuocere in bianco per circa 5 minuti in forno preriscaldato a 180°C statico. Sfornare e lasciare raffreddare.

Per la crema: In una ciotola porre 5 cucchiai di latte prelevati dal totale e sciogliervi dentro l'amido di mais e il dolcificante scelto. 
In un pentolino porre il restante latte e la buccia del limone tagliata a pezzi, portare a ebollizione. 
A questo punto rimuovere la buccia di limone; togliere dal fuoco ed aggiungere la miscela preparata poco prima e la vaniglia. Porre nuovamente sul fuoco e portare ad ebollizione mescolando spesso con una frusta a mano. Quando la crema inizierà ad addensarsi, toglierla dal fuoco e lasciarla intiepidire. A questo punto farvi sciogliere l'agar con l'aiuto di una frusta a mano, aggiungere anche il latte di cocco, porre nuovamente sul fuoco e portare ad ebollizione mescolando spesso.
Una volta raggiunta, togliere dal fuoco e riempire il guscio di frolla con la crema. 
Attendere 5-10 minuti, quindi decorare con le fragole tagliate a fette. Consiglio di non aspettare troppo a decorare altrimenti le fragole rimangono semplicemente posate sulla superficie della crema e non accolte dalla stessa.
Proseguire il raffreddamento in frigorifero per altre 3 ore, quindi servire. 

4 commenti:

  1. Non dirlo a me. Io amo talmente la musica che ho fatto anche il conservatorio ;-)

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    1. allora potrai descrivere questo legame molto meglio di me:)

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  2. Quando andavo a lavoro (fino a prima di essere messa in cassa integrazione 1 anno fa) l'ascoltavo per tutto il tempo del tragitto casa/lavoro e viceversa, non potevo proprio farne a meno. Ora che sono a casa son sincera è la Tv che mi fa compagnia, ma amo sempre la musica! Golosissima la tua crostata con una crema leggera e golosa! baci e buon fine settimana .-*

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    1. per me è proprio una dipendenza! musicofilia :) grazie, questa crostata era decisamente buonissima!

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