"L'inverno è un'acquaforte, la primavera un acquarello, l'estate un dipinto ad olio e l'autunno un mosaico di tutti questi."
-Stanley Horowitz
E' davvero così. E' sorprendentemente meraviglioso.
E io non mi stancherò mai di guardare le foglie rincorrersi.
lunedì 21 novembre 2011
mercoledì 16 novembre 2011
Rhubarb Tart
L'ennesimo di mille e un esperimento con l'ingrediente feticcio. Una crostata tutta frutta, un po' girly, sbarazzina, acidula. Buona, buona, buona davvero. E anche un po' alternativa, perchè ho deciso di utilizzare una frolla vegana: che ci crediate o no, è identica ad una normalissima brisèe. La ricetta proviene dal quitrovituttoquelchetiserve, dove, se interessati, potete trovare anche un sacco di altre idee. Per il ripieno, mi sono un po' sbizzarrita con quel che c'era nel freezer (insieme ai funghi, va detto. Mi dovrò sbizzarrire anche per quelli.), ovvero un po' di rabarbaro (no, non è ancora finito, sapete? E questa volta è anche più rosso e meno anemico di quelli trovati sudando sette camicie...) e dei lamponi (perchè neanche quelli sono mai finiti, in realtà), entrambi accuratamente congelati illo tempore. Niente di più. E fine delle parentesi di oggi.
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martedì 8 novembre 2011
Zuppa di zucchine e roquefort
Se già quest'estate la voglia di preparare zuppe era a mille, ora che si mangiano anche più volentieri è a dir poco raddoppiata... Cosa ci volete fare, io potrei bandire dai ricettari tanti primi invernali (che comunque si preparano tutto l'anno o quasi, eccetto con i 40° all'ombra - meglio non pensarci) e coccolosi ma non le zuppe. Abbiate pazienza, ormai questa è una cosa che sapete. Ciò detto, non penso di farvi un grande torto a postarne un'altra... Semplice e delicata, verde e filante se vi capita la cucchiaiata giusta.
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venerdì 4 novembre 2011
Di come la Tarte tatin finì in un vasetto
La Tarte tatin, questa torta dal nome tremendamente franscese, mi ha sempre fatto un po' paura. Tutti gli articoli letti al riguardo la descrivevano con una torta semplicissima, cosa ci vuole, fai caramellare qualche fettina di mela, metti sopra un foglio di pasta sfoglia tondo, fai cuocere un attimo, la giri ed il gioco è fatto. Aspettate, torniamo un attimo indietro. "La giri". Ecco, in questo punto ho sempre pensato che, se mai avessi fatto la famigerata Tarte tatin, quest'ultima mi si sarebbe tutta spappolata (un po' come la Tomato tart, se non peggio) e della tarte tatin avrebbe avuto solo il nome.
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giovedì 27 ottobre 2011
Lo Strudel di mele, quello del papà. Quello vero.
"Quello con la vera pasta strudel, l'uvetta che si vede ed i pinoli croccanti - 'na roba indescrivibile". Così dico io. Ed è vero.
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