Questi biscotti hanno sicuramente il sapore dell'infanzia di qualcuno. Di quei dolcetti preparati con qualche semplice passaggio e formati da un paio di manine paffute. Profumano della semplicità disarmante e mai scontata, del limone che si fonde con lo zucchero e la farina di mais. Un cuore morbido, a prova di dentini da latte. Mille splendidi soli, gialli e luminosi, come questa primavera che ci accompagna ogni giorno in un modo così paradossale, ma mai abbastanza per accorgerci che ci ricorda che la vita è più forte. Più forte di tutto.
E a volte basta davvero una manciata di cose semplici: un film, un libro, un puzzle da troppi pezzi, una maschera per il viso, una torta o dei biscotti. Per trovare uno spiraglio di luce in queste giornate che dentro di noi sentiamo grigie e pesanti... che diventa ancora più indispensabile cercare di alleggerire con momenti come questo. Una tazza di tè, dei biscotti, la riconnessione alla serenità.
Questi biscotti appartengono alla tradizione lombarda. Pare siano stati inventati nel milanese durante il periodo dei Visconti, ma dato l'uso comune della farina gialla in tutta la Lombardia, sono diffusi anche sul lago di Como. E sono l'unione di pochi ingredienti semplici, che non possono che formare un connubio perfetto.
E a volte basta davvero una manciata di cose semplici: un film, un libro, un puzzle da troppi pezzi, una maschera per il viso, una torta o dei biscotti. Per trovare uno spiraglio di luce in queste giornate che dentro di noi sentiamo grigie e pesanti... che diventa ancora più indispensabile cercare di alleggerire con momenti come questo. Una tazza di tè, dei biscotti, la riconnessione alla serenità.
Questi biscotti appartengono alla tradizione lombarda. Pare siano stati inventati nel milanese durante il periodo dei Visconti, ma dato l'uso comune della farina gialla in tutta la Lombardia, sono diffusi anche sul lago di Como. E sono l'unione di pochi ingredienti semplici, che non possono che formare un connubio perfetto.
Meini o Pan de mej
(da una ricetta di Iginio Massari):
Ingredienti (per circa 18 biscotti):
farina 00, 200 g
farina di mais fioretto, 180 g
zucchero semolato, 110 g
lievito per dolci in polvere, 8 g
burro fuso tiepido, 130 g
uova, 2 + 1 tuorlo
buccia grattuggiata di 1 limone non trattato
zucchero a velo, q.b.
sale, 1 pizzico
Unire in una ciotola le farine 00 e di mais, il lievito e 1 pizzico di sale.
In un'altra ciotola, sbattere le uova ed il tuorlo con lo zucchero; aggiungere la scorza di limone e il burro fuso intiepidito, quindi mescolare bene fino ad ottenere una miscela omogenea.
Incorporare il mix di ingredienti secchi a quello degli umidi aiutandosi con una spatola: si dovrà formare un impasto morbido, che dovrà riposare in frigorifero per un'oretta.
Trascorso questo tempo, prelevare dall'impasto porzioni di 40 g circa l'una, lavorarle formando delle palline e disporle distanziate su una teglia rivestita di carta forno.
Spolverizzare con abbondante zucchero a velo e cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per 12-15 minuti nel ripiano centrale del forno. Io per comodità ho fatto un'unica infornata per due teglie e, in quella nel ripiano più in basso, i biscotti si sono appiattiti e crepati di meno.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di servire.
In un'altra ciotola, sbattere le uova ed il tuorlo con lo zucchero; aggiungere la scorza di limone e il burro fuso intiepidito, quindi mescolare bene fino ad ottenere una miscela omogenea.
Incorporare il mix di ingredienti secchi a quello degli umidi aiutandosi con una spatola: si dovrà formare un impasto morbido, che dovrà riposare in frigorifero per un'oretta.
Trascorso questo tempo, prelevare dall'impasto porzioni di 40 g circa l'una, lavorarle formando delle palline e disporle distanziate su una teglia rivestita di carta forno.
Spolverizzare con abbondante zucchero a velo e cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per 12-15 minuti nel ripiano centrale del forno. Io per comodità ho fatto un'unica infornata per due teglie e, in quella nel ripiano più in basso, i biscotti si sono appiattiti e crepati di meno.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di servire.
Sai che non li ho mai assaggiati? devono essere un po' simili agli zaeti veneti, che mi piacciono molto
RispondiEliminaMi hai dato l'idea per i prossimi da fare allora! Li avevo già sentiti ma non sapevo di preciso come fossero fatti! Mi ispirano :)
EliminaMa mancano i fiori di sambuco
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