Credo che la fotografia mi abbia educata alla forma più autentica di bellezza. Quella dei capelli scompigliati, delle gocce d'acqua sulla pelle e di quelle di pioggia che scivolano sui vetri delle finestre, come a scappare dal temporale che le ha generate. La bellezza delle ombre tremolanti, delle luci che ridisegnano profili e appianano spessori e creano prolungamenti delle cose.
Quella dei dettagli, dei nei sulle palpebre, delle sopracciglia un po' diverse l'una dall'altra, delle pieghe sulle labbra, delle rughe d'espressione, delle ciglia lunghe, delle cicatrici lasciate dall'incoscienza leggera di quando si era bambini. Delle voglie di latte e caffè, delle lentiggini che compaiono dopo una giornata di sole, del sale che si asciuga addosso dopo un tuffo nel mare, delle mani aggraziate che tracciano linee nell'aria. La bellezza di una risata che esplode sul viso, delle nuvole nel cielo quando il vento ne rende tangibile la velocità, il display dell'auto che riporta la canzone preferita e davanti c'è un'autostrada nera come la notte, con la sola traiettoria tracciata dalle linee di mezzeria, una sottospecie di via lattea scesa in terra.
La bellezza delle pieghe in un letto mezzo sfatto, nelle serrande non troppo abbassate per lasciarsi svegliare dall'alba.
Quella che è un insieme armonico di particolari imperfetti, e che resiste alla condanna all'omologazione.
La fotografia per me è questo. La mia lente sul mondo, la mia visione artistica delle cose, la mia breccia per l'immaginazione, la mia dolce droga.
E mi sa tanto di poesia.
Tartufi morbidi datteri e mandorle
Ingredienti (per circa 26 tartufi):
datteri al naturale al netto degli scarti, 300 g
mandorle, 100 g
acqua, 2 cucchiai e mezzo
cacao amaro, q.b.
Nella ciotola del mixer, porre tutti gli ingredienti tranne il cacao; iniziare a tritare fino ad ottenere un composto denso: sarà pronto quando le mandorle saranno ben tritate e il tutto risulterà modellabile senza che si appiccichi troppo alle mani. Prelevare un cucchiaino di composto, modellarlo con i palmi delle mani fino ad ottenere una piccola sfera, passarla nel cacao amaro e proseguire così fino ad esaurimento dell’impasto. Disporre i tartufi su un piatto da portata, lasciarli in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di servire.
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