martedì 28 luglio 2020

L'imperativo dei temporali estivi

vegan plum galette
Dalla fotografia ho imparato l'amore per i dettagli, gli stessi che sono responsabili dell'unicità di ciascuno. Ho appreso il potere della luce e dell'ombra, del bianco e del nero, di come la tridimensionalità sia un insieme di sfumature e geometrie. Mi stupisco, ogni volta, di come gli apparenti difetti possano diventare pregi, come per tutto ci sia una seconda possibilità. Amo il suo invito ad osservare da prospettive diverse, ed è questa forse l'ottica con cui dovremmo considerare ogni situazione, malgrado questo imponga lo sforzo di esserne spettatori e non protagonisti. Ho capito come persino le ombre abbiano un colore, e come di ciascun colore esistano un'infinità inimmaginabile di gradazioni. E questo forse mi ha aiutata a vivere diversamente ogni istante, facendo ogni volta il pieno della bellezza che sprigiona, con la consapevolezza che una macchina fotografica non riuscirà mai ad immortalare ciò che vedono due occhi.

Sono sempre stata amante dei temporali estivi, quelli che conservano ancora un po' di gentilezza, però. Quelli che arrivano per regalare un po' di frescura, e non per distruggere. Mi piace osservare il cielo grigio e potente, di quella potenza che nessuna fotografia sarà mai in grado di riportare fedelmente. Osservo le gocce d'acqua sui vetri e mi diverto a guardare il loro buffo modo di unirsi. A volte ci provo a fotografarle, ma poi mi ricordo di tutte quelle sensazioni che bisogna vivere per poterle ricordare. Soprattutto, mi ricordo che il mio personalissimo imperativo dei temporali estivi è da sempre quello di accendere il forno. E, questa volta, non potevo ideare un dolce che mi rendesse più felice di così: ancora tiepido, da gustare guardando la natura dietro al finestra. 


vegan plum galette

Galette di farro e frutta estiva
Ingredienti:
farina di farro, 150 g
farina di grano saraceno, 50 g
zucchero di canna, 50 g + 3 cucchiai
lievito per dolci in polvere, 1/2 cucchiaino
sale, un pizzico
olio vegetale, 50 g
acqua molto fredda, 70-80 g  
pesche, 
susine/prugne (mature), 6
confettura di pesche, 4-5 cucchiai
mandorle a lamelle, q.b., per guarnire
gelato, per servire

In una ciotola capiente, unire le farine, i 50 g di zucchero di canna, il lievito per dolci, il sale e mescolare bene con una forchetta. Aggiungere l'olio e iniziare a mescolare una parte degli ingredienti secchi, quindi aggiungere a filo l'acqua e continuare a lavorare su una spianatoia fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico, piuttosto morbido. 

Stenderlo su un foglio di carta forno conferendogli una forma circolare, distribuire la confettura lasciando 5-6 cm liberi dal bordo, quindi riempire con la frutta tagliata a fette sottili (potete anche disporle a raggiera) e portare i bordi rimasti liberi verso il centro, in modo da sormontare in parte la frutta stessa. 

Spolverizzare con 3 cucchiai di zucchero di canna (essenziale soprattutto se le prugne non sono molto dolci, per questo consiglio di sceglierle mature) e ornare i bordi con delle mandorle a lamelle, se si gradisce.

Cuocere in forno già caldo a 180°C ventilato per 40-45 minuti, o comunque fino a quando la frutta non si sarà asciugata e i bordi non risulteranno dorati. 

Servire tiepida, insieme ad una pallina di gelato che contrasta perfettamente l'acidulo delle prugne, oppure con una spolverata di zucchero a velo, oppure ancora con un filo di miele/sciroppo di riso o mais.

2 commenti: