venerdì 27 luglio 2012

Clafoutis di prugne e scatti estemporanei

claf 477
Ogni tanto mi capita di pensare, quando li incontro sfogliando queste pagine virtuali, che i dolci con la frutta cotta siano adorabili. Un po' rustici, un po' disordinati con tutte quelle colorate sbrodolature che rendono il tutto ancor più simpatico e che risaltano sui piatti capienti di latta smaltata, quelli bordati di blu. Un po' pasticcioni, a prova che nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma, che dal peggior disastro può nascere un dolce stupefacente e che l'abito non fa il monaco... e che forse è vero che anche la più alta pasticceria  implica sempre il verbo "pasticciare". Da sfornare e da gustare ancora fumanti ma non troppo, altrimenti si altera il sapore e ci si scotta la lingua. Certo senza avere troppi rimorsi per averlo fatto...

Ecco, appena sfornati. Concediamo pure che si freddino un poco, giusto fino al momento in cui le strisce sbiadite di fumo dolciastro fanno finta di sparire. Per poi riapparire dal nulla quando il cucchiaio può finalmente affondare sotto quella crosta leggermente dorata... e spruzzata di rosso.

Sì, il rosso mi piace. Mi piace trovare tasche succose al primo morso di un muffin, e lasciare che il loro sapore asprigno si mescoli alla consistenza scioglievole del dolce. Mi piace vedere le fragole rosse disposte con maniacale minuzia sopra uno stato di crema, e sopra un guscio friabile, e sopra un cercle à tarte parigino. Ecco, mi fa un po' più tristezza pensare alle fragole sotto forma di gelatina... Niente semini, niente striature biancastre all'interno, ma solo il ricordo del momento in cui le si taglia.

Capirete dunque che trovare tutto insieme in una teglia, e poi su un cucchiaino, tutto ben mescolato, tutto perfettamente e così semplicemente intriso di due soli gesti, è qualcosa di stupefacente.
Sì, due soli gesti. Oggi vi si chiederà solo di tagliare e mescolare. E parliamo di un dolce francese, per giunta. Sì, ancora Francia, ancora Parigi, ancora sottotetti blucartadazucchero. Ma di qualcosa di terribilmente più semplice che un sofisticato macaron. Potremmo parlare di un crumble, o di una torta di mele. Quei dolci che sanno consolare, che ti obbligano a lustrare ben bene il loro contenitore, quasi fossero una vecchia cornice, il tutto in un uggioso pomeriggio che non invita a prendere la bicicletta e farsi un giro (no, decisamente NON stiamo parlando di questi giorni. Ma per chi volesse prendersi un clafoutis ed accompagnarlo ad un po' di sana fantasia... ;). E convincetevi che è molto meglio che uno strato di latte e panna ed un altro di gelatina rosso fiammante troppo saturato :))
claf 266
Per questo, ai vostri ospiti, dite subito che non si tratta dell'ultima mirabolante invenzione di un grande, grandissimo confectioner fransuà (oddio, meglio che qualcuno non sappia quello che ho scritto: altro che corso di francese!). Dite subito che non servono oggetti strani e astrusi come tubi di vetro o termometri digitali senza mercurio, ma solo un coltello e un cucchiaio di legno. Dite che sarebbe capace chiunque perchè, appunto, nulla si crea... E fate loro venire una voglia matta di preparare questo dolce ogni volta che ne avranno voglia. Con il frutto che colpirà il loro occhio la mattina, mentre staranno facendo colazione. Frutti rossi, prugne mature, pesche, pere... e tutto si trasformerà per una merenda felice. Perchè non durerà fino alla colazione del giorno dopo... Si mangia subito, no?

Clafoutis di prugne
Ingredienti (per una pirofila di 20 cm di diametro):
uova, 3
latte, 150 g
farina, 90 g
zucchero, 4 cucchiai (dipende dai gusti)
vaniglia, i semi di 1/2 baccello
prugne fresche e mature (meglio se dolci), 6
+ zucchero di canna e burro

In una ciotola dai bordi alti, sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (consiglio di inclinare leggermente il contenitore per incorporare più aria possibile); aggiungere la farina setacciata e continuare a mescolare. Versare a filo il latte, poi i semini di vaniglia. Versare il tutto nella pirofila imburrata, disporvi le prugne lavate, denocciolate e tagliate a metà. Spolverizzare con lo zucchero di canna (1 cucchiaio circa) e infornare in forno già caldo a 180° per mezz'ora circa o comunque quando il dolce sarà leggermente dorato. Sfornare e lasciare intiepidire.

1) Anteprima: trattasi di un dolce da mangiare tiepido o freddo, muniti di cucchiaino; simile ad una crema cotta/frittata dolce al forno, lo si può tagliare a fette come fosse una torta oppure servirlo in cocotte monoporzione.

2) Un dolce senza tempo... perchè velocissimo da fare per deliziare degli ospiti improvvisi, e perchè lo si può mangiare in qualsiasi momento della giornata!

3) Dovreste saperlo, ma... repetita iuvant! I baccelli di vaniglia non si buttano. Mai! Potete riutilizzarli per aromatizzare creme (vista la stagione, anche le miscele dei gelati ;), o per crearvi dei profumini home-made. Una volta utilizzato, se riponete subito il baccello nell'apposito contenitore senza farlo seccare manterrà buona parte della sua qualità.

...e PARIGI?
Purtroppo niente scoperte gastronomiche sbalorditive, ma una crêpe deliziosa che sapeva di strudel, una fetta di tarte frangipane (da rifare :) e scorribande tra musei. Una corsa saltellante dalla Torre a Champs Élisées, e qualche assaggio immaginario dalle vetrine...

22cannelès2
tarte citron meringuèe2222222222
vetrina2pains au chocolat2
sacre coeureclairs caffè

20 commenti:

  1. Oh Pips, che post STUPENDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e che voglia di tornare a Paris :-((( Un bacione

    RispondiElimina
  2. bentornata da Parigi...;)
    E ben ritrovata con questa clafoutis colorata!

    buona estate

    loredana

    RispondiElimina
  3. Ahhh le cannelles sono buonissime, ho anche provato a farle!!
    Buon fine settimana

    RispondiElimina
  4. ooh che meraviglia quegli scorci parigini!! :)
    concordo con te, i dolci con la frutta sono irresistibili, in questa stagione mi sbizzarrisco anche io!

    RispondiElimina
  5. bentornata :)
    Foto meravigliose e quel clafoutis è stupendo, penso anch'io che i dolci con la frutta oltre ad essere i più buoni, son anche i più belli :)
    A presto :*

    RispondiElimina
  6. Che bel post! Mi piace tutto: PArigi, il clafoutis si prugne (originale), le foto di parigi, le vetrine. Tutto!
    Bravissima
    simo

    RispondiElimina
  7. Approvo i dolci rustici, son quelli che più mi somigliano.
    E Paris, è sempre Paris (che sembra banalità, ma non saprei come spiegare altrimenti)

    RispondiElimina
  8. ma perché non me lo hai detto??????? potevo farci un salto anch'io a Paris ( mi separano solo 15 kilometri) giusto per mangiare una buona crepe flambé magari...Pips alla prossima allora e.....adoro le torte alla frutta , ce ne giusto una nel mio forno ora!!!!

    un'abbraccio!

    RispondiElimina
  9. Eccoci, lo sapevo che il post ricetta+mini reportage sarebbe stato vincente=) A me piacciono molto i dolci alla frutta, imperfetti ma così veri!
    Il tuo clafoutis è bellissimo, non potevi ricordare la francia in un modo migliore.

    Un bacio, a presto
    M.

    RispondiElimina
  10. concordo con te e questo clafoutis mi fa impazzire>!

    RispondiElimina
  11. Non mi dire che non hai nemmeno fatto un pò di shopping, ci sono dei negozi così forniti ed accattivanti per food blogger!
    A presto,
    Sissa

    RispondiElimina
  12. Che bello!!! Non ho mai fatto questo tipo di dolce, deve essere buonissimo!!!!

    RispondiElimina
  13. Ciao Pips,
    complimenti per il tuo blog e per questa deliziosa ricetta!
    da oggi ti seguo con piacere
    Ciao
    Ale

    RispondiElimina
  14. Ah Paris Paris...che nostalgia!!!
    Hai proprio ragione, i dolci alla frutta sono adorabili!!!!!Mi sorprendono sempre con i loro colori e profumi perciò questa me la segno subito :D
    Baci

    RispondiElimina
  15. Che meraviglia questo clafoutis!e che meraviglia Parigi...

    RispondiElimina
  16. E' un piacere tuffarsi nelle tue parole, nei tuoi ricordi parigini...ci sono tornata ad aprile scorso e ripartirei oggi stesso!
    Mi hai fatto venire una voglia di tuffare il cucchiaino nel tuo clafoutis!!! :)
    Ti abbraccio!

    RispondiElimina
  17. Martina, quanti post mi sono persa?
    Parigi... wow! Io vorrei andarci in ottobre, perché fino a settembre lavoro in libreria. Mi piacerebbe davvero tanto, ritrovarmi sotto uno di quei soffitti color azzurro-carta-da-zucchero ;)
    E poi, quanto sono d'accordo con te! I dolci con la frutta cotta hanno davvero un fascino tutto loro, un po' decadente, ma così invitante... li adoro, proprio tanto, sì.
    Sai che la tua scrittura ha fatto un salto di qualità davvero notevole? Già prima era sopra la media, ma ora è proprio eccellente. Dipingi con le parole.

    Ricomincio a leggerti con piacere, a presto!
    Un abbraccio forte.

    Agnese

    ps: dai, ci vediamo? Se sei ancora dell'idea mandami una mail, ti va? :)

    RispondiElimina
  18. Ciao, adoro anch'io i dolci con la frutta e ho visto col le tue ultime ricette che ce n'è una ricca scelta! A presto laura

    RispondiElimina
  19. io tengo sempre un baccello ("usato") di vaniglia nel barattolo dello zucchero.....

    RispondiElimina