Rispolvero vecchi cucchiaini opachi insieme alla malinconia
per la persona cui so essere appartenuti; ogni volta che andavo dalla nonna non
tornavo senza qualche nuovo oggetto da inserire nelle mie fotografie: il
cassetto della cucina in cui li conservava era un po' un forziere del
tesoro. Mi abbandono ai gesti lenti richiesti da ciascuno di questi piccoli
biscotti, alla pazienza del disporli accuratamente sulla teglia, il tutto
accompagnato da un costante profumo di cioccolato che avvolge rapidamente ogni
angolo della casa. Scruto appena lo spartito di Beethoven che ho scelto come
sfondo nascosto per la mia foto, come accompagnamento per questi dolcetti fondenti
ancora tiepidi, immaginandone la sinfonia riempire l'aria, e sorrido per la consapevolezza di quanto la mia vita sia ormai
intrisa di musica. Continuo a credere che sia una cosa bellissima, e prego che
possa essere sempre così. Perché la musica riesce ad essere tante cose
contemporaneamente, a seconda dei nostri bisogni assume caratteristiche diverse
ed è capace di esserci vicino. Permette di soddisfare i bisogni più disparati,
di consolarci anche senza impiegare parole, consente di stabilire quell'intimo
contatto con noi stessi che molto spesso manca, coperto dai rumori del mondo
circostante.
Soprattutto, sorrido guardando le vecchie foto, stupendomi
di come già la musica fosse presente, con spartiti che per me sono ormai
incomprensibili, scritti in una lingua tutta loro e che ogni volta sfoggiano il
loro personalissimo alfabeto di note musicali che mi porta inevitabilmente a
provare ammirazione per chi lo sa ben comprendere. Nelle foto c'era forse un
assaggio di quello che mi avrebbe aspettato in un tempo futuro che è ora
presente, e io non potrei essere più felice di così. Nella mia felicità ci sono anche questi biscotti, la leggerezza nel scegliere di assaggiarli, nel rimproverarli di non essere riusciti a mantenere il candore dello zucchero a velo durante la cottura, quella polverina che invece si scioglie tra le dita non appena se ne afferra uno; nella mia felicità c'è soprattutto il destinatario di questi biscotti, che tuttavia mi deve un po' perdonare perchè nel frattempo altre bocche hanno avuto il piacere di assaggiarli. Me compresa, che in parte non potevo correre il rischio di fare un 'regalo' che non ne fosse all'altezza, e in parte come lui stesso ben sa sono un'amante del cioccolato fondente. Per questa volta, però, ho ceduto ad uno non troppo scuro...
Chocolate crinkle cookies
Ingredienti (per 30 biscotti circa):
farina 00, 225 g
zucchero semolato, 100 g
cioccolato fondente, 225 g
uovo, 2
burro morbido, 60 g
lievito per dolci in polvere, 1 cucchiaino raso
sale, 1 pizzico
estratto di vaniglia, 2 cucchiaini o i semi di 1/4 di baccello
zucchero semolato e zucchero a velo, q.b.
Sciogliere a bagnomaria il burro e il cioccolato; con le fruste elettriche, sbattere le uova con lo zucchero e l'estratto di vaniglia fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso; aggiungervi il cioccolato fuso con il burro e mescolare bene per amalgamare il composto. per ultimo aggiungere la farina setacciata con il lievito e il sale e mescolare bene con l'aiuto di un cucchiaio di legno. Coprire il composto con un foglio di pellicola trasparente o di carta di alluminio e lasciare riposare in frigorifero per almeno 3 ore. Trascorso questo tempo, prelevare l'impasto dal frigorifero e foderare due teglie da forno con l'apposita carta. Preriscaldare a 170° C e preparare due ciotoline, una con lo zucchero semolato ed una con lo zucchero a velo. Formare palline di 3 cm di diametro con l'impasto e tuffarle prima nello zucchero semolato e poi in quello a velo. Disporre i biscotti sulla teglia, opportunamente distanziati, e cuocerli per 8-9 minuti: l'interno dovrà mantenersi piuttosto umido e la consistenza morbida e friabile. Sfornare e lasciare raffreddare.
Incantevoli! oltre a essere molto buoni ;)
RispondiEliminaeh sì lo puoi confermare ;) succo d'arancia, cioccolato e giardino :-*
Elimina