venerdì 31 agosto 2012

Gelato allo yogurt e mirtilli

Blueberry frozen yogurt
A volte l'estate finisce così: seduta sul letto, con un foglio in mano, a pensare parole da accompagnare ad un gelato color melanzana, quando anche le melanzane diventano belle. Due azioni che corrono in cerchio e si fondono, nel momento in cui si appoggia la schiena al muro dopo aver speso la giornaliera dose di energia nello strappare erbacce in giardino. Quel quarto d'ora in cui una mano estirpa con fermezza e l'altra,  apparentemente libera, ha ormai assunto il ruolo equivalente alla coda di una mucca. Scaccia le zanzare.
E mentre vaghi tra i volumi della libreria che vorresti leggere, ti prepari ad aprire un Settembre dalle pagine  bianche ancora intonse e profumate della carta appena tagliata. Un po' come l'erba e la falciatrice nelle mattine d'estate, quando il sole si prepara a levarsi alto e potente.

lunedì 27 agosto 2012

Les navettes provençales e un po' d'aria

Navettes provençales
Arrivi ad un certo punto della tua vita in cui ti accorgi di avere un disperato bisogno di aria, e che quella respirata fino ad allora non ti basta più. Ci sono periodi in cui ti ciberesti solamente di essa, ed inizia a piacerti l'idea di stare fuori a catturare più vento possibile, fino a quando le tue guance non diventano doloranti. Ti fai prendere a schiaffi ma non importa, perchè in quei momenti vorresti gridare al mondo che ce la fai, che sei diventato grande. E poi, poi ti faresti una doccia gelida solo per respirare l'umidità della condensa, per sentire il sapore che ha.


venerdì 17 agosto 2012

Frutta pigra sotto coperta e troppe parole

pitture ad
La luce calda che entra dalla finestra, il fumo che sale dalla strada e sfoca i contorni delle cose sbiadendo le certezze, e la colonnina di mercurio che non accenna a scendere.
Agosto, e tanti pensieri per la testa.


lunedì 13 agosto 2012

Torta rovesciata di ciliegie e mandorle

Upside Down almond cherry Cake
Dovete sapere che ci sono dei pomeriggi davvero troppo pigri per poter fare qualsiasi cosa. Dei pomeriggi in cui si passano le mezz'ore (che poi diventano ore, senza che tu te ne accorga) a guardare i muri bianchi di casa, e gli spazi tra un quadro e l'altro, e, per un attimo, vorresti essere proprio lì, nella testa del pittore e  poi tra le case alte e rosse di una Amsterdam fatta di pennellate lunghe e irregolari. Poi lo sguardo si sposta dai muri alla finestra, al verde che c'è fuori, ma di montare sulla bicicletta non se ne parla perchè il caldo si fa sempre più insopportabile. E tu boccheggi. E' da mezzore, anzi ore che boccheggi. Allora l'unica possibilità è quella di ritornare al computer, rovinarsi un po' gli occhi e continuare le proprie ricerche. Con una calcolatrice sotto mano...