A volte l'estate finisce così: seduta sul letto, con un foglio in mano, a pensare parole da accompagnare ad un gelato color melanzana, quando anche le melanzane diventano belle. Due azioni che corrono in cerchio e si fondono, nel momento in cui si appoggia la schiena al muro dopo aver speso la giornaliera dose di energia nello strappare erbacce in giardino. Quel quarto d'ora in cui una mano estirpa con fermezza e l'altra, apparentemente libera, ha ormai assunto il ruolo equivalente alla coda di una mucca. Scaccia le zanzare.
E mentre vaghi tra i volumi della libreria che vorresti leggere, ti prepari ad aprire un Settembre dalle pagine bianche ancora intonse e profumate della carta appena tagliata. Un po' come l'erba e la falciatrice nelle mattine d'estate, quando il sole si prepara a levarsi alto e potente.